Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

28 Ottobre 2016

Er gesto de l’ombrello

Er gesto de l’ombrello

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Pòi èsse mi’ cuggino o mi’ fratello,

parente a la lontana o un granne amico,

un conoscente, er capo o ar più un nemico,

un tizzio sconosciuto o manco quello.

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Ma quanno chiedi troppo, te lo dico

com’avvertenza giusto pe sapello,

me scatta tosto er gesto de l’ombrello,

sonoro e vigoroso, quanto antico.

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La mano destra, perché so’ mancino,

su l’artro braccio, in perpennicolare,

se va a scontrà co ceffo repentino.

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Er movimento inarca, angolare,

er braccio opposto tipo manichino,

e m’esce un “Tiè” de sfogo e mai vorgare.

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Stefano Agostino

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  1. Pòi èsse mi’ cuggino o mi’ fratello,
    parente a la lontana o un granne amico,
    un conoscente, er capo o ar più un nemico,
    un tizzio sconosciuto o manco quello. … (continua)

    Comment by Stefano — 28 Ottobre 2016 @ 08:34
  2. Bongiorno. Purtroppo, co sto governo e artri accoliti, toccherebbe anna’ ‘n giro, fissi, cor segno der ….. porta ombrello.

    Comment by 'svardoAsR'29 — 28 Ottobre 2016 @ 09:04
  3. Non solo mai più terremoti, ma se vince il SI anche mai più disoccupazione, azzeramento del debito pubblico, pace in Siria e pace pure tra palestinesi e israeliani!!!

    Comment by Silvio — 28 Ottobre 2016 @ 09:20
  4. Insomma, se vincesse il sì ritorniamo tutti nel Paradiso Terrestre! Ma attenzione, perché in agguato c’è sempre Caino.

    Comment by letizia — 28 Ottobre 2016 @ 10:19
  5. Ah Sirvio, sei ironico o ce credi pe’davvero?

    Comment by 'svardoAsR'29 — 28 Ottobre 2016 @ 15:09
  6. SUPER COPPA PRIMAVERA ROMA 4 INTER 0.
    Grandi i piccoli! SEMPRE FORZA ROMA!!!

    Comment by Romamor AsR'29 — 28 Ottobre 2016 @ 22:58

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