Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Frammenti di Roma,I sonetti romani

20 Ottobre 2009

Le ottobbrate romane

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Le ottobbrate romane

***

Er Sole, a ottobbre, quanno artrove è Inverno,

a Roma scalla l’aria già a màtina,

er cielo azzuro sembra ‘na vetrina,

pe’ mette pace a chi guarda all’esterno.


 

E nun c’è posto nè pe’ nebbia e brina,

e quer che è attimo, diventa eterno,

da mette in bella copia sur quaderno,

dov’ appunta’  l’immensità divina.


 

Er popolo le chiama l’ottobbrate,

come ch’er mese stesse a fa’ da clima,

pe’ vesti’ Autunno de stracci d’ Estate.


 

Ma Ottobbre, a core, ‘n’è tutta sta cima,

pe’ quanto porti avanti ste ggiornate,

Novembre lo sorpassa e ariva prima.


 

Stefano Agostino

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  1. Questi giorni cosi freddi sono un’infelice eccezione alla regola, normalmente infatti ottobre a Roma è un mese tiepido, gradevole e dai colori caldi. L’ottobre romano è infatti il disegno pastello dell’estate che se ne va al rallentatore, malvolentieri, pigramente, allineato ai ritmi sfaticati della città dove tutto è …con calma e per favore.

    Comment by Silvio — 20 Ottobre 2009 @ 11:49
  2. Silvio, ti ringrazio per la tua fedeltà a questo sito e per lasciare spunti di riflessione sempre precisi e puntuali.

    Comment by Stefano — 20 Ottobre 2009 @ 12:40
  3. La giornata di oggi e’ decisamente in linea con le ottobbrate romane 🙂 però pare che da domani il tempo si guasti….

    Comment by Principessa — 20 Ottobre 2009 @ 12:42
  4. L’ottobrata romana non è questa, l’eccezione che dice Silvio ci sta tutta. L’ottobrata classica è quella che ti fa vestire con un giacchetto al mattino e ti fa passeggiare sotto il sole della città durante il giorno. E i colori sono quelli della foto che hai scelto per questo sonetto, solo un pò più tenui.
    Sempre grande Stè, adesso arriva Novembre ma il Signore s’è scordato quest’anno di mandarci l’Ottobre.

    Comment by Massimiliano "Bariggio" — 20 Ottobre 2009 @ 14:50
  5. Io in queste giornate mi concedo la pausa pranzo al sole 🙂

    Comment by Principessa — 20 Ottobre 2009 @ 21:33
  6. L’ottobrata romana è magica. Il clima è piacevole e i colori dell’autunno dipingono Roma tutta di giallo e rosso, che nn guasta mai. Adoro il mese di Ottobre e anche questa poesia. Grande Stefano.
    Baci
    Fede

    Comment by Federica_Perla — 21 Ottobre 2009 @ 12:37
  7. A legge ‘sto sonetto me so’ sentito pervade’ da quer timido calore che, appunto, solo le ggiornate d’ottobbre ce sanno arigala’. Co”st’ottobbre ‘n contro tendenza ce voleva. Epperò me pari ‘n’emulo de er Leopardi ‘nder “Sabbato der villaggio”, ‘ché ne la chiosa ce metti la tristezza der novembre.
    Mejio:” E’ sera,
    e già le stelle ce fanno ‘n manto d’oro
    e le velletranelle se metteno a canta’
    lo senti è ‘no stornello,
    risponne ‘n ritornello,
    c’annamo a diverti’
    Nanni’, Nanni’.

    Comment by ?svardo — 21 Ottobre 2009 @ 18:02

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