Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

7 Giugno 2013

Stefano Cucchi

Stefano Cucchi

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Paese de l’impicci e de li trucchi,

de farzità, de inganni e de mafiosi,

de criminalità a l’apoteosi

e de poteri occurti e mammalucchi.

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De oscenità e de malavitosi,

de zozzerie da fanne a mucchi e a mucchi,

che conta si ce sta Stefano Cucchi

ch’è stato reo de morte pe du’ dosi?

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“È morto pe mancanze sanitarie

de medici distratti e impreparati, 

 ner stabbilì porzioni carcerarie”.

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Me chiedo, da le foto e li firmati,

le nutrizzioni sò deficitarie,

ar punto da cambià li connotati?

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Stefano Agostino

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  1. Hai descritto molto bene quello che succede nel nostro Bel Paese. Ma si sa la giustizia qui non è uguale per tutti (se si pensa a chi ci governa…)

    Comment by letizia — 7 Giugno 2013 @ 08:18
  2. Paese di mafiosi, corrotti e VIGLIACCHI: forti con i deboli e deboli con i forti!

    Comment by Silvio — 7 Giugno 2013 @ 08:45
  3. Bongiorno a tutti. Cambiata l’ tastiera, arientro, ma nun posso commenta’, ce sarebbe troppo da di’; posso solo di’ che l’hanno fatta troppo sporca e fòri dar vaso. Chissà, la magistrata giudice, se ha una coscienza, dormirà sonni tranquilli!?!

    Comment by 'svardoASR'29 — 7 Giugno 2013 @ 09:12

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