Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

18 Gennaio 2018

Tutto cor cellulare

Tutto cor cellulare

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“Ancora a prenne appunti ar taccuino ?!?”,

te l’aricordi me l’hai detto un paro

de settimane fa, un soriso a faro:

“io faccio tutto cor telefonino.

***

La penna ormai la uso assai de raro,

me basta avé ‘no smartphone ner taschino,

che me fa tutto … pure er cappuccino,

nun bado ar prezzo, quello mio è er più caro”.

***

Ieri però ner mezzo de ‘na via

quela ragazza, la spettacolare,

già donna de la vita, in fantasia …

***

… potevi segnà er nummero, te pare?,

co penna e carta, si la batteria

nun te smorzava prima er cellulare.

***

Stefano Agostino

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  1. “Ancora a prenne appunti ar taccuino”,
    te l’aricordi me l’hai detto un paro
    de settimane fa, co un soriso a faro:
    “io faccio tutto cor telefonino. … (continua)

    Comment by Stefano — 18 Gennaio 2018 @ 07:39
  2. Uso e abuso.
    Lo smartphone è diventato un’appendice irrinunciabile alla nostra esistenza, cosa impensabile solo una ventina d’anni fa. E’ normale che i ragazzi giovani non sappiano immaginare una realtà priva di esso. Noi che abbiamo vissuto anche l’epoca precedente riconosciamo quanto il suo avvento abbia semplificato e migliorato la nostra vita ma siamo più consapevoli che ne va fatto un uso intelligente poiché il suo abuso crea dipendenza. Insomma il cellulare è e deve restare un mezzo del quale l’uomo si serve e mai al quale l’uomo si sottomette.

    Comment by Silvio — 18 Gennaio 2018 @ 08:58
  3. Ogni cellulare possiede un essere umano, questa è la verità: Quando cammino per la strada il 99% delle persone sta attaccato al telefonino!
    Buona Giornata!

    Comment by letizia — 18 Gennaio 2018 @ 11:08

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