Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

28 Ottobre 2010

Tristi ricòrenze

calendario1

Tristi ricòrenze

***

Ce sò li giorni che se fanno date,

che tojeremmo poi dar calendario,

che ciaricordeno in modo vario,

cose che noi vòremmo cancellate.

***

E nun ce sta mica un abbecceddario,

sur come ste disgrazzie sò pagate,

se in sardo subbito oppure a rate,

co ‘na gran voja de calà er sipario.

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Ma invece de guardasse sempre addietro,

quanno che viè ‘na triste ricòrenza,

dovressim’ usà tutti un artro metro.

***

Fà un quarche cosa che ciaridà benza,

che ciarimette in pista e lava er vetro,

 mai più pit-stop pe restà in sofferenza.

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Stefano Agostino

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  1. Ciao Stefano, ciao a tutti gli amici. Il tuo sonetto è molto significativo ed essendo stato scritto a carattere generale ognuno di noi può inserire un giorno particolare a questo triste calendario. Ma oggi è il 28 ottobre, e per chi 31 anni fa si trovava allo stadio olimpico questa data non potrà mai dimenticarla. Sia che si trovasse in curva nord oppure in curva sud, i colori quel giorno ebbero la loro importanza fino al momento del fatto. Ero presente con la mia fresca innocenza dei 15 anni, e ricordo tutto, persino la partenza dei 3 razzi, l’ultimo in particolare lo vidi proprio decollare. E nonostante la mia giovane età avevo capito, dopo il primo, che se fosse arrivato in mezzo alla gente avrebbe creato un dramma. E così fu. Poi la partita, insignificante, e l’uscita dalla curva in maniera compatta, nessuno si scosttò da nessuno…..e il ritorno a casa sul 28 con la consapevolezza di aver vissuto un giorno atroce, un giorno che purtroppo oltre ad aver scritto la storia è stato un punto d’inizio di una cosa che ancora non ha avuto fine.
    Ciao a tutti.
    SempreForzaRoma

    Comment by Massimiliano "Bariggio" — 28 Ottobre 2010 @ 10:21
  2. Buongiorno a tutti. Ho cantato anche io come tutta la Curva Sud quel coro truce, non lo nego e me ne pento, è chiaro che il coro non era per infangare Paparelli ma per insultare loro, resta il fatto che uno slogan cosi violento non si doveva cantare e per fortuna sono anni che non si canta piu’ ! Per il resto ha detto tutto Max su quel triste giorno. Daje Roma Daje.

    Comment by roberto genesis — 28 Ottobre 2010 @ 10:44
  3. Cari Max e Roberto, per me il 28 ottobre è e resterà sempre una data particolare. Non mi riferivo all’episodio tragico di 31 anni fa, ma vi ringrazio ugualmente per il vostro prezioso contributo.

    Comment by Stefano — 28 Ottobre 2010 @ 12:18
  4. Tutti noi ne abbiamo una in fondo al nostro cuore, i segni nn si cancellano e ci aiutano a vivere…

    Comment by Federica_Perla — 28 Ottobre 2010 @ 14:28
  5. Conta solo il presente Stè, il passato non si cambia, e a volte meno lo si rivanga e meglio è! Dei brutti ricordi dovremmo solo conservare gli insegnamenti, ma cancellarne tutto il resto. Farli rivivere ci condiziona e ci impedisce di apprezzare ciò che di buono ci circonda.

    Comment by Silvio — 28 Ottobre 2010 @ 15:05

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