Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

15 Dicembre 2010

Che c’entra Roma

che c'entra roma 

Che c’entra Roma

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Lungi da me fà er farso bacchettone,

sò er primo a condivide la protesta,

ne l’ideali de chi manifesta,

e lotta pe un lavoro e l’istruzzione.

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Ma nulla pò giustificà ste gesta,

de sfascio, scontri e devastazzione,

mettenno a rischio un sacco de perzone,

la spranga in mano e cor casco in testa.

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Che c’entra Roma co chi sta ar potere,

de destra o de sinistra poco ‘mporta,

pe falla a fèro e foco a ste magnere?

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E’ er modo de passà da ‘na rivorta,

che nasce da esiggenze giuste e vere,

a rènne er tutto poi lettera morta.

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Stefano Agostino

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  1. Ciao Stefano e buona sera a tutti. Sono assolutamente d’accordo: CHE CENTRA ROMA??? e lo stesso si deve dire quando questa meravigliosa città e i suoi abitanti vengono bloccati per il passaggio di ogni pseudo “potente” o quando gli imbecilli di turno sproloquiano slogan tipo “Roma ladrona” a uso e consumo dei gonzi che sono lì a bocca aperta a ingoiare tutto, salvo poi restarci (a Roma) a gozzovigliare e incassare lautissime prebende a carico degli onesti di tutta Italia, oltre che a non governare… Personalmente una soluzione molto semplice ce l’avrei: spostare tutti i palazzi del potere, compresi i ministeri, in un’altra città, magari a milano, oppure spostarli in uno spazio apposito al di fuori del GRA in modo tale da restituire, finalmente, Roma ai Romani e a coloro che ci abitano e lavorano onestamente e ai turisti: vedrai come ci vivreste bene! Scusa per l’aggressività ma vedere attraverso i mass media quello che vi succede mi agita molto. Un caro saluto a tutti e SFR.

    Comment by gex giallorosso — 15 Dicembre 2010 @ 17:33

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