Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

10 Maggio 2011

11 maggio 2011 – Teremoto a Roma

11 maggio teremoto a Roma

11 maggio 2011 – Teremoto a Roma

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Un po’ pe esorcizzà, un po’ pe gioco,

scrivo du’ righe in rima su ’sto fatto,

der teremoto che a detta d’un matto

a Roma la sta a mette a fero e foco.

***

Un indovino, mejo, mentecatto,

che se diverte e nimmanco poco

a mette in giro, co voce da roco,

’ste bufale che sanno d’artefatto.

 ***

Così ha creato er panico a la gente,

sò tanti quelli che j’hanno creduto,

già pronti a scappà via velocemente.

 ***

Me piacerebbe prenne sto cornuto

e fallo finì ar gabbio, delinguente,

pe daje io ’na scossa de un minuto !!!

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Stefano Agostino

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  1. Grande Stefano, hai espresso il pensiero di un milione di persone!!!!! Con questa distrazione …sicuramente ci rifeleranno qualche fregatura….Un abbraccio al mio poeta preferito

    Comment by Annarita — 10 Maggio 2011 @ 22:22
  2. Ahahahahah!!!! Nun ce volevo crede’: ammazza quanti fresconi ce so’ a Roma.

    Comment by 'svardo — 10 Maggio 2011 @ 23:29
  3. Ahò se so’ dei gran cazzari quelli che diffondono ste emerite stronzate, allora so’ ancora più idioti quelli che je vanno dietro, che se lasciano suggestiona’ e mò stanno appanicati… Poracci! Ah che brutta cosa l’ignoranza…

    Comment by Silvio — 11 Maggio 2011 @ 08:23
  4. Io sono ancora qua, come tutte le mattine in ufficio tranquilla ad aspettare….che arrivino le 1730, ma solo per tornare a casa 🙂

    Comment by Federica_Perla — 11 Maggio 2011 @ 08:43
  5. Aoh, attenti anun passa’ sotto li CORNIcioni de che s’è ‘nventato ‘sta panzana. Probabirmente nun c’avrà li “cioni” ma li CORNI li tie’ a bizzeffe.

    Comment by 'svardo — 11 Maggio 2011 @ 08:47
  6. Buongiorno a tutti… A Stè, la riprova che ste premonizioni sò senza capo nè coda e non hanno senso (o Sensi?) è quello che è successo alla ROMA Nostra… E’ tutto l’anno che se ripete che bisogna daje na scossa, che ce vole n’altra scossa e ancora na scossa… Aò, che è successo poi? GNENTE…

    Comment by Luis — 11 Maggio 2011 @ 09:36
  7. P.S.: … Voi vedè che stasera… na scossa… Mah, nun se sa mai…

    Comment by Luis — 11 Maggio 2011 @ 09:37
  8. La scossa diamocela anche noi venerdì 20 a cena tutti insieme.

    Comment by Stefano — 11 Maggio 2011 @ 10:19
  9. Eh, cari miei, un “terremoto a Roma” è I M P O S S I B I L E!
    Lo sapete perchè?
    Lo dicono le parole stesse: anagrammando “terremoto a Roma” esce fuori che di “amare, m’ero rotto”.
    Impossibile per noi! Noi ameremo la ASR per sempre, e oltre…
    Ergo… niente terremoto, almeno a Roma.
    Certo, nessuno è perfetto… infatti, un altro anagramma della stessa frase recita: “or, attraemmo reo” Oddio, stiamo parlando di Lotito?

    Comment by Pablo BigHorn — 11 Maggio 2011 @ 14:55
  10. Buonasera a tutti. Ancora semo tutti vivi? La scossa questa sera a San Siro? Non ci credo neanche se le vedo ! Daje Roma Daje.

    Comment by roberto genesis — 11 Maggio 2011 @ 15:28
  11. Bighorn fantastico!

    Comment by Stefano — 11 Maggio 2011 @ 15:29
  12. Allora …. pe’ la scossa de venardì 20 ce sarebbe er “DON PAYO – quello che trovo magno”, Largo der Capelvenere, comodissimo, Con angoletto riservato a gruppi. parcheggio ‘n via dei Romagnoli, antistante er Largo predetto.
    Eventuali arrivi in treno Roma Lido, ultima partenza pe’ Roma ore 23,48.
    In caso affermativo comunicare adesioni, gradita presenza femminile con omaggio particolare.

    Comment by RomamoR — 11 Maggio 2011 @ 19:22
  13. Grazie del pensiero sulla presenza femminile, ma AVREI PAURA A PRENDERE IL TRENO A MEZZANOTTE!!! Chiederò un mutuo per il taxi ….

    Comment by Principessa — 13 Maggio 2011 @ 09:26

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