17 giugno 2001

17 giugno 2001
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Vent’anni oggi da quann’è successo,
a me, nun so perché, me pare ieri,
la lunga sfida co li bianconeri,
che m’arivivo guasi fusse adesso.
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E m’aricordo l’anzia e li penzieri,
prima de comincià, quer giorno stesso,
sospeso tra l’euforico e l’ossesso,
speranno che quell’attimo s’avveri.
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Poi finarmente ecco la partita,
li nostri che se sfileno la tuta,
pe vive er sogno che vale ‘na vita.
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E ’gni paura pare sconosciuta,
quanno s’eterna la gioia infinita,
co Totti, co Montella e Batistuta.
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Stefano Agostino
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… Uno vinto … e poi tre ce l’hanno arubbati … (parlo solo dar dumila in poi) …
http://www.ilromanista.it/le-ultime-dai-campi/3579-lmaracana-ammutolito-solo-da-tre-persone-sinatra-il-papa-ed-ior.html
Vale il tempo di leggere questa vecchia intervista
Oggi combinazione di ricordi. Bello il componimento di Stefano al ricordo dell’ultimo (speramo pe mo) scudetto e la segnalazione di Pablo, che m’ha fatto ricorda Ghiggia (er baffo estremo – me pare che l’unico golle ch’ha segnato co la Roma è stato quello der gerby). Nell’intervista i nomi di Da Costa e drt mejio madiamo d’appoggio all’attacco: Arcadio Venturi (Schuaffino della Roma) Grazie a Stefano e a Pablo.
Che bei ricordi…..
Uno dei giorni più belli della mia vita. Oggi quando ci ripenso, mi sembra un sogno! Chissà se riuscirò a viverne un altro.
Buona Giornata!
Ciao a tutti. Sarò cinico o ‘nsensibbile ma nun me piace campa’ de ricordi. Certo all’età mia ce ne so’ tanti, come quello d’o scudo der ’40, de l’82 e l’urtimo de 15 anni fa. So’ ‘n tipo che s’accontenta, che je piace segui’ ‘a Roma quann’è Roma e quanno è Rometta.
De certo co’ sta gestione americana de sogni ce ne fanno fa’ tanti e poi ar dunque se riveleno delusioni. Gioisco ancora pe’ quer 5 a 0 rifilato a l’eterna Juve in quer de Testaccio. Ecco m’accontento de piccole gioie ottenute onestamente, senza ‘nvidia’ chi li scudi li vince disonestamente a ripetizione, ‘ntra l’artro spojanno l’avversarie de li mejo giocatori. Qusto de avecce fregato, subdolamente, Pjanic propio nun me va giù. Agischeno come serpi.
Il ricordo di quel giorno è indelebile. L’AsRoma era italiana in un calcio già avviato all’industrializzazione.
Da allora sono passate ere geologiche, gran parte del mondo che ci circondava oggi non c’è più. Il terrorismo non era globalizzato, l’emergenza climatica non era ancora irreversibile, il web stava appena iniziando a cambiare il pianeta, adolescenti e giovani non bivaccavano acca24 sui social ma si incontravano, la specie umana non era minacciata da guerre biologiche e informatiche, libertà e privacy di ogni individuo godevano di maggiore respiro, la deriva reazionaria a stelle e strisce non era ancora degenerata in violenza, sopraffazione, odio e razzismo contro i più deboli. E la lista sarebbe ancora lunga.
Insomma il 17 giugno 2001 è stato indimenticabile e a distanza di 19 anni la Terra è un luogo senz’altro peggiore!
E’ stata una giornata indimenticabile quanti bei ricordi! Sono passati 19 anni e non abbiamo vinto più niente grazie agli “americani”. Il mio ringraziamento va al Presidente Sensi che ha allestito una squadra vincente, quello di oggi l’avrebbe smantellata per incassare.
Buona Giornata.
Vent’anni oggi da quann’è successo,
a me, nun so perché, me pare ieri,
la lunga sfida co li bianconeri,
che m’arivivo guasi fusse adesso. …
Sembra ieri! Chissà se ne vedrò un altro! SEMPRE FORZA ROMA!!!!!
Buona Giornata.
Quella è stata l’ultima grande gioia sportiva per i nostri gloriosi colori, quel pochissimo che è arrivato dopo può definirsi decisamente trascurabile. Il ventennio successivo è stato infatti avaro di vittorie ma ricco di cambiamenti in casa AsRoma. Ci ritroviamo oggi peraltro con un panorama calcistico molto differente da allora