Ciao Pietro
Ciao Pietro
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Te chiami Pietro, ma nun torni indietro,
te ne sei ito via, levanno er sonno,
veloce come fà un record der monno,
de corza guasi a annà a abbraccià San Pietro.
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Medaja d’oro d’omo fino in fonno,
pulito e trasparente com’er vetro,
fin’a quer mijonesimo de metro,
ch’hai corzo sempre in testa e mai seconno.
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Te vojo immagginà che mó stai a córe
pe arivà ar traguardo in Paradiso,
che vai veloce già ar rallentatore.
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‘Na corza bella, una de le tue
e chi te pija er tempo è Dio, preciso:
è un diciannove e settantadue.
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Stefano Agostino
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quando vola in cielo una persona non anziana, proviamo più dolore del solito. Ma se questa persona è un Grande, l’unico bianco in grado di battere i neri americani, uno che ha emozionato una generazione intera di sportivi, beh, allora il dolore aumenta a dismisura. Grazie Pietro da Barletta, per le tue rimonte di forza, sgraziate ma potenti, che ci hanno insegnato che non siamo mai battuti prima del traguardo: la rimonta è sempre possibile con la tenacia e la volontà.
Buongiorno a tutti. Non sapevo che fosse malato, per cui la notizia mi ha colto veramente di sorpresa. Nonostante i suoi grandi traguardi era rimasto un Campione umile e modesto. Un grandissimo ! Ciao Pietro, rimarrai sempre nei nostri cuori per tutto quello che hai dato allo sport in generale e italiano in particolare, non ti dimenticheremo.
Sono rimasta senza parole a sentire che è andato via così, quasi di nascosto. Ciao Pietro, rimarrai sempre nel nostro cuore!
Era il mio idolo. M’hai fatto venì le lacrime agli occhi con l’ultima terzina.
So’ rimasto secco. Nun sapevo de arcuna malatia e la notizia m’ha stupìto. Daje Pietro, adesso lassù c’hai tanto spazio pe core’. Er nome tuo seguiterà a brillà ne la mente de tutti.