Er dilemma der boccale
Er dilemma der boccale
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Da sempre vive un dramma esistenziale,
che è un continuo e lento andirivieni:
si ce l’hai vòto, tocca che lo ’mpieni,
si l’hai riempito, s’arisvota uguale.
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Circuito che collega gola e reni,
se pò chiamà “dilemma der boccale”,
che quann’è vòto te se sente male,
ma pieno nun vò stà, ché nun lo freni.
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E ’st’artalena ar vetro e a ’ste magnere,
succede solo si tracanni er vino,
co l’acqua nun ce sò ’ste tiri-tere.
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Ma bada che a annà appresso a ’sto trenino,
de riempi-e-svota-e-riempi quer bicchiere,
te fai sgamà a la prova palloncino.
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Stefano Agostino
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Da sempre vive un dramma esistenziale,
che è un continuo e lento andirivieni:
si ce l’hai vòto, tocca che lo ’mpieni,
si l’hai riempito, s’arisvota uguale. … (continua)
A Sté, te ricordi quando volevamo intitolá un libro di raccolta di tue poesie etiliche “In vino veritas, in mintio libertas”???
Per risolvere definitivamente il dilemma del boccale la soluzione é fare come i russi, che dopo aver bevuto lanciano il bicchiere per terra che si frantuma in mille pezzi…
Bello!!!
Per fortuna, io non ho questi problemi: sono astemia! Buone bevute e Buona Giornata!
Bere è ancora uno dei piccoli piaceri della vita, qualcosa che ci dà gioia soprattutto se in compagnia. Recita un aforisma romano: FA QUELLO CHE TE FA FELICE PERCHE’ TU SEI ER QUADRO, NO A CORNICE!
Sonetto divertente, mi ha fatto molto sorridere! Io, comunque sono astemia, per cui non ho questo problema: “riempi-e-svota-e-riempi”!
Prosit e Buona Giornata!
Questo sonetto è un capolavoro, degno del miglior Fabrizi. Chapeau!
Grazie Paolo. Sempre carino con me.