Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

17 Luglio 2017

Se poteva evità …

Se poteva evità …

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‘Gni vorta che succede ‘na traggedia,

uno qualunque tra li fatti brutti,

“se poteva evità”, dicheno tutti,

ner modo che già dice Wikipedia.

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Si se stava più accorti a leggi e frutti,

ce se moveva in tempo da la sedia,

la storia arimaneva ‘na commedia,

invece de contà e danni e lutti.

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“Se poteva evità” … pò annà ‘na vorta,

ma si nun s’è evitato mai er motivo

nun pò èsse ch’è ita sempre storta.

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Ma c’entra spesso l’omo ch’è inattivo,

fin quanno poi se conta gente morta,

e s’evita così quarcuno vivo.

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Stefano Agostino

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  1. ‘Gni vorta che succede ‘na traggedia,
    uno qualunque tra li fatti brutti,
    “se poteva evità”, dicheno tutti,
    ner modo che già dice Wikipedia. … (continua)

    Comment by Stefano — 17 Luglio 2017 @ 05:51
  2. La PREVENZIONE, un concetto quasi sconosciuto in questo Paese, un programma che oltre a evitare morte e distruzione, costa anche molto meno di ricostruire. Chi non capisce un principio così semplice o è un irresponsabile incapace di governare, o un egoista, criminale e corrotto!

    Comment by Silvio — 17 Luglio 2017 @ 10:07
  3. Silvio hai grandissimamente ragione: “…è un irresponsabile incapace di governare, egoista, criminale e corrotto”! (è la foto di quasi tutti i nostri governanti)
    Buona serata.

    Comment by letizia — 17 Luglio 2017 @ 17:23

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