Conte e contratto
Conte e contratto
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Ancora manco è nato ‘sto Governo,
Di Maio co Sarvini e er premier Conte,
che già se sò schierate come ar fronte
bocche de foco pronte a fà l’inferno.
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Già intravvedendo certo un orizzonte,
sia dentro der Paese che a l’esterno,
de povertà e sciagure in triste arterno,
de ‘gni tipo de guai, la vera fonte.
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Nessuno se curasse de quer fatto,
pe ‘sti balordi certo indiferente,
che Lega e 5stelle e ‘sto contratto …
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… artro nun sò che quello che la gente,
er popolo ha voluto … e er dado è tratto,
democrazzia se chiama, … pe voi gnente!
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Stefano Agostino
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Ancora manco è nato ‘sto Governo,
Di Maio co Sarvini e er premier Conte,
che già se sò schierate come ar fronte
bocche de foco pronte a fà l’inferno. (continua)
Un Governo che metta in discussione le regole dell’Europa, che non dia per scontata l’appartenenza alla Nato, che tolga le sanzioni alla Russia, che rispetti l’accordo sul nucleare con l’Iran, che non resti appiattito sulle folli posizioni Usa e che non applauda agli eccidi israeliani desta preoccupazione all’establishment continentale e mondiale. Ecco spiegato il nervosismo dei mercati finanziari.
soprattutto spaventa perché questo è il primo Governo VOTATO dal popolo STANCO
Mi sembra che la situazione in Italia, nonostante tutto, non accenna a cambiare. Come finirà?
Buon Pomeriggio.
Tutti a strillare anatemi contro la nuova formula di questo nascente governo. C’è solo da pensare alla notevole crescita del debito pubblico con gli ultimi tre governi (non votati) e che peggio di cosi non può andare. L’essenziale è che si dia respiro alle esportazioni, in particolare agricole (sanzioni Russia); si tolgano privilegi e pensioni d’oro a pluripensionati, ci sia la rotazione di non oltre due mandati per i politici; venga instaurata, sotto severo controllo di rispetto alle norme, l’indennità di cittadinanza, venga abolita la legge Fornero e sia dato ciò che spetta alle pensioni tagliate con detta legge. Speriamo che la navigazione non venga funestata da procelle interne, date le caratteristiche, alquanto diverse, degli alleasti al governo.