Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

25 Maggio 2020

La “covida”

La “covida”

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Nun s’era detto: “Gnente assembramenti”?

poi senti fà schiamazzi, urla e grida,

da gente in giro, mejo la “movida”,

tutti vicini e senza accorgimenti.

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Nun è da eroi e manco ‘na gran sfida,

si ciànno detto tutti: “State attenti!

Abbasta poco pe rischià l’aumenti

de li contaggi, grazzie a ‘sta … covida!”

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Tocca da stà in campana e in sicurezza,

co mascherine e pulizzia de mano

e distanziati … questa è ‘na certezza.

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Pe evità de rènne tutto vano

lo sforzo fatto a mettece ‘na pezza,

vabbè riaprì, ma a cervello sano.

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Stefano Agostino

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  1. Nun s’era detto: “Gnente assembramenti”?
    poi senti fà schiamazzi, urla e grida,
    da gente in giro, mejo la “movida”,
    tutti vicini e senza accorgimenti. …

    Comment by Stefano — 25 Maggio 2020 @ 00:24
  2. Mah, proprio in ragione dello spirito anarchico, indisciplinato e individualista della nostra gente, continuo a sostenere che la riapertura andava fatta su base regionale

    Comment by Silvio — 25 Maggio 2020 @ 09:12
  3. C’è troppa gente che se ne infischia della salute degli altri! Speriamo di non dover subire nuove e più pesanti imposizioni!
    Buon pomeriggio

    Comment by letizia — 25 Maggio 2020 @ 16:22

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