Li storni
Li storni
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Tramonto: sopra l’arberi appizzati,
se sente tutto a un tratto ’na caciara,
da un ramo a l’artro un sòno de fanfara,
de ronzettii diverzi, ma ’ntonati.
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A fà ’sto gran bordello e ’sta cagnara,
sò l’ucelletti, tutti annuvolati,
che ariveno in città, ’ndó sò scallati,
quanno de ’nverno er sole è merce rara.
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Ma a parte ’sto casino cippettante,
che t’arintrona er timpano e te spacca,
c’è un fatto ch’è assai più preoccupante …
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A l’arba, quanno er primo in volo stacca
e tutti inzieme parteno a l’istante,
ce lasseno ner “guano”, ossia la cacca!
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Stefano Agostino
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Tramonto: sopra l’arberi appizzati,
se sente tutto a un tratto ’na caciara,
da un ramo a l’artro un sòno de fanfara,
de ronzettii diverzi, ma ’ntonati. …
Gli storni fanno parte del quadro invernale di Roma! Ma non sono loro che ci inondano di guano! Nella cacca ci siamo a prescindere! Apriamo gli ombrelli e andiamo avanti!
Buona Giornata.
Qualche tempo fa ho visto un documentario sugli storni di piccoli uccelli dove si spiegava che questi volteggi ondeggianti di un gran numero di esemplari è una strategia per confondere i volatili predatori
In un documentario ho appreso che questo movimento di gruppo, peraltro identico a quello dei pesci, è una strategia di difesa per confondere i predatori