Tristi ricòrenze
Tristi ricòrenze
***
Ce sò li giorni che se fanno date,
che tojeremmo poi dar calendario,
che ciaricordeno in modo vario,
cose che noi vòremmo cancellate.
***
E nun ce sta mica un abbecceddario,
sur come ste disgrazzie sò pagate,
se in sardo subbito oppure a rate,
co ‘na gran voja de calà er sipario.
***
Ma invece de guardasse sempre addietro,
quanno che viè ‘na triste ricòrenza,
dovressim’ usà tutti un artro metro.
***
Fà un quarche cosa che ciaridà benza,
che ciarimette in pista e lava er vetro,
mai più pit-stop pe restà in sofferenza.
***
Stefano Agostino
______________________________
Ciao Stefano, ciao a tutti gli amici. Il tuo sonetto è molto significativo ed essendo stato scritto a carattere generale ognuno di noi può inserire un giorno particolare a questo triste calendario. Ma oggi è il 28 ottobre, e per chi 31 anni fa si trovava allo stadio olimpico questa data non potrà mai dimenticarla. Sia che si trovasse in curva nord oppure in curva sud, i colori quel giorno ebbero la loro importanza fino al momento del fatto. Ero presente con la mia fresca innocenza dei 15 anni, e ricordo tutto, persino la partenza dei 3 razzi, l’ultimo in particolare lo vidi proprio decollare. E nonostante la mia giovane età avevo capito, dopo il primo, che se fosse arrivato in mezzo alla gente avrebbe creato un dramma. E così fu. Poi la partita, insignificante, e l’uscita dalla curva in maniera compatta, nessuno si scosttò da nessuno…..e il ritorno a casa sul 28 con la consapevolezza di aver vissuto un giorno atroce, un giorno che purtroppo oltre ad aver scritto la storia è stato un punto d’inizio di una cosa che ancora non ha avuto fine.
Ciao a tutti.
SempreForzaRoma
Buongiorno a tutti. Ho cantato anche io come tutta la Curva Sud quel coro truce, non lo nego e me ne pento, è chiaro che il coro non era per infangare Paparelli ma per insultare loro, resta il fatto che uno slogan cosi violento non si doveva cantare e per fortuna sono anni che non si canta piu’ ! Per il resto ha detto tutto Max su quel triste giorno. Daje Roma Daje.
Cari Max e Roberto, per me il 28 ottobre è e resterà sempre una data particolare. Non mi riferivo all’episodio tragico di 31 anni fa, ma vi ringrazio ugualmente per il vostro prezioso contributo.
Tutti noi ne abbiamo una in fondo al nostro cuore, i segni nn si cancellano e ci aiutano a vivere…
Conta solo il presente Stè, il passato non si cambia, e a volte meno lo si rivanga e meglio è! Dei brutti ricordi dovremmo solo conservare gli insegnamenti, ma cancellarne tutto il resto. Farli rivivere ci condiziona e ci impedisce di apprezzare ciò che di buono ci circonda.