Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

24 Marzo 2011

Ricordi e rimpianti

ricordi e rimpianti

Ricordi e rimpianti

***

Se sa ch’è mejo vive de ricordi

che passà er tempo a fianco der rimpianto,

sta vita nun vòr dì passà sortanto

su un binario senza uscì da bordi.

***

  Si ciò provato, pure che ciò pianto,

pure ch’è annata a grilli e nun a tordi,

armeno ho reso muti, ciechi e sordi

li morzi der rimorzo che m’ha affranto.

***

E nun è detto mica che a provacce

‘na vorta nun me dice pure bene

pure in mezzo a cent’artre figuracce.

***

Pe quela vorta sola già conviene

rischià de toppà in pieno e lassà tracce,

ma dando un senzo ar sangue ne le vene. 

***

Stefano Agostino

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  1. Io non riesco proprio a cancellare nulla, del passato… a cominciare dai ricordi spiacevoli! Anzi, ogni tanto premo il tasto “Recall” 🙁

    Comment by Principessa — 24 Marzo 2011 @ 11:17
  2. In un vortice di polvere
    gli altri vedevan siccità,
    a me ricordava
    la gonna di Jenny
    in un ballo di tanti anni fa.

    Sentivo la mia terra
    vibrare di suoni, era il mio cuore
    e allora perché coltivarla ancora,
    come pensarla migliore.

    Libertà l’ho vista dormire
    nei campi coltivati
    a cielo e denaro,
    a cielo ed amore,
    protetta da un filo spinato.

    Libertà l’ho vista svegliarsi
    ogni volta che ho suonato
    per un fruscio di ragazze
    a un ballo,
    per un compagno ubriaco.

    E poi se la gente sa,
    e la gente lo sa che sai suonare,
    suonare ti tocca
    per tutta la vita
    e ti piace lasciarti ascoltare.

    Finii con i campi alle ortiche
    finii con un flauto spezzato
    e un ridere rauco
    ricordi tanti
    e nemmeno un rimpianto.

    Comment by roberto genesis — 24 Marzo 2011 @ 11:46
  3. Roberto, non conoscevo questo pezzo, nè l’autore. Grazie davvero per avermi regalato questa poesia.

    Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 11:58
  4. Stefano, naturalmente si tratta di Fabrizio De Andrè. Il titolo della canzone/poesia è ” Il suonatore Jones” tratta dall’album ” Non al denaro, non all’amore ne al cielo” del 1971.

    Comment by roberto genesis — 24 Marzo 2011 @ 12:17
  5. Sarò un illuso ma vivo guardando solo avanti, perchè non ha alcun senso guardarsi indietro! La vita è troppo corta: non c’è tempo per i rimpianti, per rimuginare nè per lamentarsi. Di ricordi vivrò da vecchietto, forse, se c’arrivo e se la capoccia mi assisterà ancora…

    Comment by Silvio — 24 Marzo 2011 @ 12:21
  6. Grande Stefano! Giusto Silvio, mejo guardà avanti… ma cò 2 bei specchietti retrovisori, hai visto mai che qualche rimpianto ce tampona, o qualche ricordo ce passa sulla DX?

    Comment by Luis — 24 Marzo 2011 @ 14:19
  7. Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
    la locomotiva ha la strada segnata,
    il bufalo può scartare di lato e cadere.
    Questo decise la sorte del bufalo,
    l’avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
    FDG

    C’è chi li chiama rimpianti, c’è chi li chiama scelte da rivedere… l’importante, come suggerisce Luis, è andare avanti con gli specchietti retro ben puliti, perchè perseverare non è diabolico, è stupido!
    Per esempio, la campagna acquisti della ASR….

    Comment by Pablo BigHorn — 24 Marzo 2011 @ 14:56
  8. Silvio, ottima l’immagine del vecchietto. Luis, altrettanto carina quella degli specchietti retrovisori. Grandecorno, bellissima quella canzone di De Gregori. Oggi mi avete riempito di poesia. Grazie.

    Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 17:16
  9. siete favolosi nella poesia e nei commenti: grazie di esistere!

    Comment by letizia — 24 Marzo 2011 @ 18:07
  10. Grazie a te, Letizia.

    Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 22:05
  11. Se non si gioca non si vince .

    Comment by Laura — 26 Marzo 2011 @ 11:36
  12. Ogni giorno, ormai da anni, leggo con interesse i tuoi sonetti, che raccontano storie di vita, di costume, di valori.
    Mi trovo sempre d’accordo con i tuoi pensieri, e leggo che anche i commenti che rilasciano i tuoi amici sono concordi con te. Sei il mio poeta preferito.

    Comment by Carlo Pighi — 31 Maggio 2011 @ 11:33

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