Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Giochi di parole,I sonetti romani

28 Luglio 2011

Comincia con la “S”

sonetto quotidiano

Comincia con la “S”

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Sonetto semprice, simmai se stesse

scrivenno su sta scia, stesso sistema,

stessa sonorità, simbolo, schema,

seguenno strade scomode, sconnesse.

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Si sarà stata saggia, storta, scema,

sta serie sibilante su ste “S”,

saprà solo, se stileno scommesse,

Santissima Sua Signoria Suprema.

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Se scherza, se sorfeggia, se scanzona,

se scrive seriamente, se stornella,

se sbaja, se spalleggia, se sanziona.

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Se sogna sempre sveji, se spennella,

se scanza senza “se” sveja si sòna,

stanno sdrajati stesi su sta stella.

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Stefano Agostino

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  1. Semo sempre stati, semo, saremo sempre sopra sti stracittadini; so’ stracci sporchi.

    Comment by RomamoR — 28 Luglio 2011 @ 08:53
  2. FANTASTICO … Sei Superlativo Sei Sonettaro Sei Semplicemente Stefano 🙂

    Comment by Federica_Perla — 28 Luglio 2011 @ 11:10
  3. Superbo, Stefano sei Strabravo!!!!!!!!!!!!!!!!

    Comment by letizia — 28 Luglio 2011 @ 11:36
  4. Deppiù!!! OSO? Ma sì OSO:
    Super-cali-fragi-liStiche-Spiralit-OSOnettaro!!!

    Comment by Luis — 28 Luglio 2011 @ 12:48
  5. Grazie di cuore a tutti.

    Comment by stefano — 28 Luglio 2011 @ 16:54

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