Come vedo er giovedì
Come vedo er giovedì
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Er giovedì sei sempre in arto mare,
ma pure tra marosi e cavalloni,
nun navighi più ar buio, né a tentoni,
come prima ne le giornate amare.
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Laggiù vedi la tera e t’emozzioni,
così quela striscetta in fonno pare,
te senti a casa, tra perzone care,
anche distante ancor du’ giorni boni.
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E ‘sto dorce penziero t’accompagna,
ner mentre che la prua punta lontana
la tera ‘ndó nisuno mai se lagna.
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E quela vista in fonno t’aripiana,
pure che l’acqua arta ancor te bagna,
stai pe attraccà ar “fine settimana”.
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Stefano Agostino
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“…la prua punta lontana la tera ‘ndò nessuno mai se lagna”.
E’ una bella metafora assimilare il fine settimana con la terra promessa che si scorge da lontano dal mare!
Buon giovedì a tutti!
Bongiorno. Vedo che il nostro poeta sta attraversando un periodo di estrema vena poetica. Ha inanellato una serie di sonetti pregni di vera poesia. Questa inaspettata descrizione del “centro-settimana” ne è la conferma.
Magnifico paragone!!!Come al solito, Stefano ci stupisce!
Buon Giovedì.
Grazie di cuore a tutti. Come sempre troppo buoni con me. Vi voglio bene.
Er giovedì sei sempre in arto mare,
ma pure tra marosi e cavalloni,
nun navighi più ar buio, né a tentoni,
come prima ne le giornate amare. …
Caro Stefano dissento drasticamente sulla frase del giorno. Questo caldo non mi infastidisce minimamente. Ogni testa vive e sente un proprio personalissimo mondo!
Quando arriva il giovedì, la settimana di lavoro o di studio è quasi finita e già si comincia a pensare al fine settimana. E così passa la vita e non ce ne acorgiamo!
Buon Giovedì.