Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

12 Novembre 2019

Amor ch’a nullo amato …

Amor ch’a nullo amato

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E come li stornei ne portan l’ali,

nel freddo tempo, a schiera larga e piena,

così quel fiato li spiriti mali,

di qua, di là, di su, di giù li mena“.

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Li quattro verzi a “peccator carnali“,

de tutta la Commedia in artalena,

ch’er sommo Vate mette tali e quali

ar quinto canto de l’Inferno, in scena.

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Er canto de l’Amor ch’a nullo amato,

e de l’innamorati  e un galeotto

libbro e d’un bacio a volà via, rubbato.

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‘Gni vorta che lo leggo er còre evade

e m’aritrovo a dì, tutto de botto,

e caddi come corpo morto cade”.

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Stefano Agostino

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  1. “E come li stornei ne portan l’ali,
    nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
    così quel fiato li spiriti mali,
    di qua, di là, di su, di giù li mena“. …

    Comment by Stefano — 12 Novembre 2019 @ 05:33
  2. E’ il quinto canto, il più famoso dell’Inferno, e forse di tutta la Divina Commedia, l’opera maestra, capolavoro letterario irripetibile nella storia umana!

    Comment by Silvio — 12 Novembre 2019 @ 12:33
  3. In vita Paolo e Francesca si sono lasciati travolgere dalla passione amorosa e ora, secondo la legge del contrappasso, sono travolti da una bufera incessante:”…di qua, di là, di su, di giù li mena“
    Dante il è il più grande Poeta di tutti i tempi!
    Buona Giornata

    Comment by letizia — 12 Novembre 2019 @ 12:39

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