Pioggia d’estate
Pioggia d’estate
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La pioggia estiva a Roma, a goccia a goccia,
è come manna a scenne giù dar cielo,
dura un momento, un brivido, un raggelo,
come a li primi schizzi de la doccia.
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Nun dà fastidio, fórze appena un pelo,
rifiata da ‘sto sole quanno incoccia,
su piedi, gambe, busto e la capoccia,
guasi ch’arinfrescà fosse er suo zelo.
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E cià un sentore ch’è aromatizzato
a improfumà le strade più asfartate,
de un gusto tra er marino e er fior de prato.
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E dura giusto l’ore cadenzate
pe fà più azzuro er cielo ch’ha lavato,
sinnò a che serve la pioggia d’estate?
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Stefano Agostino
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Veramente martedì sera è piovuta ACQUA CALDA…
Porca miseria, nun sapevo ch’era acqua calla. Me serviva perché, co la poca pressione, l’acqua de la cardaja nun s’ariscalla. Tutta corpa der consumo eccessivo d’acqua che fanno a Ostia.
Cme c’è er detto: “Ce piove a Roma? Certi goccioloni”.
Bellissimo! Il pensiero del giorno è fantastico.
Mi sento di condividere in pieno il pensiero del giorno. La dinamica del galleggiamento insomma…
Galleggiano, galleggiano… le leggi della fisica sono quelle…
D’altronde, in un sito di rime, come si fa a ignorare che
Nel laghetto blu di Auronzo
galleggia il lanziele s..onzo
?
nella tuscia sa di legna ed erba ,