Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

26 Marzo 2013

La notte più buja pe l’umanità

La notte più buja pe l’umanità

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Lo immaggino da solo quela notte,

la notte de l’aresto e er tradimento,

come ‘gni omo, chissà che tormento,

sudà gocce de sangue ininterotte.

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E chi lo confortava in quer momento,

quer “Calice” d’allontanà e le lotte

contro se stesso e l’anime corotte

de carcerieri, senza intennimento.

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Er bacio de l’infamia e la cattura

a disegnà che fine fa l’obblìo

de l’omo quanno perde ‘gni misura.

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Poi quer processo e faje pagà er fio

pe èsse stato er Giusto pe Natura,

morto pe noi, Gesù, fijo de Dio.

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Stefano Agostino

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  1. La notte del tradimento è senz’altro la pagina più nera della storia umana: ci è stata donata la vita, l’amore e la salvezza ma noi abbiamo risposto uccidendo con viltà e brutalità! Questa notte buia si rinnova ogni volta che si perseguita un innocente, che si diffama un giusto, che si soffoca un grido di libertà, che si offende la dignità dell’uomo!

    Comment by Silvio — 26 Marzo 2013 @ 08:49
  2. Bellissimo! Sono versi che fanno riflettere! La notte buia è tuttora presente nel mondo.

    Comment by letizia — 26 Marzo 2013 @ 10:56
  3. Bongiorno e scusate il ritardo. Significativo sonetto che, impostato sulla tua immaginazione, ci fa riflettere per come deve sentirsi un “innocente” condannato per fatti da lui non commessi. Oggi nel mondo ve ne sono tanti, condannati per il loro credo in Dio Uno e Trino, mentre i mistificatori vengono riveriti e plauditi. Si, è giusto il titolo del sonetto e sarà una lunga notte buia.

    Comment by 'svardoASR'29 — 27 Marzo 2013 @ 07:46

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