Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

2 Aprile 2013

Dieci saggi

Dieci saggi

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Ammazza che trovata er Presidente:

de affidà l’Italia a dieci saggi,

li mejo fichi sì, li mejo gaggi,

in de ’gni campo, nun ce n’è pe gnente.

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Esperti de politica e d’alaggi,

pe traghettà ’sta barca co la mente

a illuminà la rotta, geniarmente,

e evità marosi e li naufraggi.

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Ché tanto checcefrega der Governo,

der Popolo ch’ha eletto un Parlamento,

de la Costituzzione e ’gni artro perno…

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… de la democrazzia che a ’sto momento

pare aridotta a rolo subbarterno,

de chi nun cià potere e intennimento.

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Stefano Agostino

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  1. Buongiorno a tutti.
    Povera Italia e poveri noi!

    Comment by letizia — 2 Aprile 2013 @ 10:23
  2. Prima abbiamo cercato la democrazia, poi la governabilità, ora si cerca la saggezza! Ma la prossima fermata qual’è la temerarietà? E il capolinea, la sommossa???

    Comment by Silvio — 2 Aprile 2013 @ 12:33
  3. A la faccia de er risparambio, mo avemo da paga’ pure ‘sti dieci commendevoli saggi. Ma, scusateme l’irriverenza, Napolitano ce fa o c’è? Forse fanno a spartisse l’urtime briciole?!

    Comment by 'svardoASR'29 — 2 Aprile 2013 @ 15:16
  4. Ormai siamo arrivati alla frutta. Non hanno più appigli a cui afferrarsi per salvarsi il culo. Non hanno ancora capito quale fosse il vero bisogno degli italiani, e il Presidente si è inventato questa ultima trovata, i dieci saggi(?), per risolvere questo rebus. E’la storia infinita italiana.

    Comment by CARLO PIGHI — 2 Aprile 2013 @ 19:17

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