Idi de Marzo
Idi de Marzo
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Er quinnici de marzo è stato er giorno,
quanno che Giulio Cesare ar Senato,
ventitré vorte venne accortellato,
da Bruto, Cassio e Casca tutti attorno.
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Da Bruto, er fìo ch’aveva adottato,
nun s’aspettava certo quer ritorno,
je disse: “Pure tu, der mio dintorno,
me vieni a pugnalà co ’st’attentato?”
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“TU QUOQUE, BRUTE, FILI MI…” in latino
quanno de córpo je s’è fatta notte,
pe Bruto cor cortello d’aguzzino.
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E le parole sue se sò interotte,
poi Cesare morì, ma a l’assassino
voleva dì: BRUTE, FILI MI…GNOTTÆ !!!
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Stefano Agostino
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Er quinnici de marzo è stato er giorno,
quanno che Giulio Cesare ar Senato,
ventitré vorte venne accortellato,
da Bruto, Cassio e Casca tutti attorno. … (continua)
Ce sarebbe da facce ‘na domanna: Chissà come sarebbe er monno oggi, se nun l’avessero ammazzato? Si, perché abbasta ‘n’episodio e, tutto quello che vie’ appresso cambia.
Politica, tradimento, congiura, cospirazione, colpo di stato. Già allora le dinamiche erano le stesse di oggi a dimostrazione che l’uomo è sempre stato mosso da smisurata sete di potere!
La brama di ricchezza e la sete di potere cambiano l’homo sapiens in una bestia feroce e chiedo scusa alle bestie feroci!
Buona Giornata.
Anche se passano i secoli, c’è sempre un “Bruto” che assassina il genitore che ‘ha adottato! Continuo a dire che siamo figli di Caino!
Buona Giornata.
Le Idi di Marzo nell’antichità a Roma era il giorno della scadenza per saldare i debiti: Bruto ed altri proprio quel giorno, purtoppo, li hanno saldati a Giulio Cesare!
Buona Giornata.
Storie di alleanze politiche, congiure e tradimenti: a parte le pugnalate con le lame vere, nel corso del tempo cambiano i protagonisti ma le dinamiche restano le stesse…