Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

1 Giugno 2017

Er portroncellum

Er “portroncellum”

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Balletto su la legge elettorale,

intanto er tempo passa e la penzione

da ex-parlamentare sur groppone

se riesce a prenne tutti, e menomale.

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Intanto c’è quer popolo cojone,

che nun protesta più, tutto è normale,

l’italia ch’è aridotta a un gran pitale,

ma a chi je va de fà rivoluzzione?

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E parleno de soje e sbaramenti,

percentuali e cifre da imbarazzo,

de larghe intese e granni schieramenti.

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Politicanti tutti da strapazzo,

senza programmi e manco intennimenti,

sinnò de nun levasse mai dar cazzo!

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Stefano Agostino

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  1. Balletto su la legge elettorale,
    intanto er tempo passa e la penzione
    da ex-parlamentare sur groppone
    se riesce a prenne tutti, e menomale. … (continua)

    Comment by Stefano — 1 Giugno 2017 @ 08:30
  2. Centrata in pieno l’Italia attuale (povera Italia nostra, come siamo caduti in basso, solo imbrogli, bugie e corruzione!) e nessuno ha voglia di fare rivoluzioni, specie ora che è in arrivo l’estate. Nonostante tutto… Buona Giornata!

    Comment by letizia — 1 Giugno 2017 @ 12:21
  3. Bello leggerti Letizia. Pensavo foste tutti spariti.

    Comment by Stefano — 1 Giugno 2017 @ 12:29
  4. Leggo er sonetto e m’addanno, pensanno a l’impotenza de sto popolo, ch’ormai s’è adaggiato ar tran tran dormente creato apposta da sta masnada de ladroni. Hai voja a canta’ domani (si propio domani: ricorrenza de ‘n marfatto) “Fratelli d’Italia” e strilla’ “SI” a la fine. Ma a chi je va più de mori’ pe’ sta gentaja. Ormai se canta solo pe er pallone …. e attenti a nun suda’ troppo.

    Comment by 'svardo AsR'29 — 1 Giugno 2017 @ 18:16
  5. Lo stesso vale per te ‘Svardo. Grazie di affacciarti qui

    Comment by Stefano — 1 Giugno 2017 @ 18:58

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