Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

5 Giugno 2020

Abbi cura de te

Abbi cura de te

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Ricorda de trattatte sempre bene,

ner giudicatte nun èsse severo,

sei solo te, te lo dico sincero,

che co te stesso scambi gioie e pene.

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Perché un amico, pe quanto sia vero,

de quelli che ce magni pranzi e cene,

nun cià er tuo stesso sangue ne le vene,

nun pò campà co te ‘gni istante intero.

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Dichi ch’er mio è un discorzo d’egoista?

Pò èsse, ma rifretti pe un momento,

si stai male co te, a chi te dista …

***

… da un parmo solo fino a più de cento,

lo guarderai appannato pe ‘na vista

a specchio su de te, cor còre spento.

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Stefano Agostino

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  1. Ricorda de trattatte sempre bene,
    ner giudicatte nun èsse severo,
    sei solo te, te lo dico sincero,
    che co te stesso scambi gioie e pene. … (continua)

    Comment by Stefano — 9 Dicembre 2017 @ 09:07
  2. E’ un sonetto sul quale meditare! Io, in verità, non ho amici (o amiche), una volta li avevo, ma non erano “amici”!
    Buon Sabato!

    Comment by letizia — 9 Dicembre 2017 @ 12:47
  3. Troppo spesso ci trascuriamo, pretendiamo troppo da noi stessi, concentriamo azioni e attenzioni su mille cose meno che sul nostro benessere. Dovremmo volerci più bene e non perdere mai di vista ciò che più conta, il nostro equilibrio interiore. Senza di questo non avremmo nulla da dare agli altri.

    Comment by Silvio — 21 Settembre 2018 @ 10:06
  4. Bellissimo sonetto pieno di verità: dobbiamo prenderci cura di noi stessi curando, prima di tutto, la nostra anima, perché se l’anima sarà sana anche il nostro corpo sarà sano!
    Buona Giornata.

    Comment by letizia — 21 Settembre 2018 @ 10:40
  5. Noi stessi siamo l’unica cosa che abbiamo. I genitori ci insegnano a camminare, a parlare e a campare ma poi se ne vanno prima di noi. I figli sono in prestito perché appena possono spiccano il volo per vivere la loro vita. Un partner accanto è una variabile suscettibile di elevata mutevolezza. Gli amici non possono essere con noi 24 ore al giorno, così come i fratelli, le sorelle, i conoscenti e i vicini. Insomma siamo soli e dobbiamo trattarci al meglio, affinare sensibilità e pazienza, coltivare premura ed equilibrio, perseguire gioia e irreprensibilità.

    Comment by Silvio — 5 Giugno 2020 @ 09:37
  6. Ieri è stata una giornata così piena di impegni che non ho avuto neanche il tempo di respirare: pertanto, solo oggi leggo questo bel sonetto e concordo in pieno con ciò che scrive Silvio!

    Comment by letizia — 6 Giugno 2020 @ 16:28

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