Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

8 Maggio 2018

Er regalo che pò donà chiunque

Er regalo che pò donà chiunque

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Si te se chiede de donà quarcosa

e arisponni: “Cosa? Nun ciò gnente!”,

te dico, amico mio nullatenente,

ciài già un tesoro e pòi donallo a iosa.

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Prova a arifrette a lavorà de mente,

pòi arigalà ‘na cosa strepitosa,

che vale guasi più de ‘gni artra cosa,

e pòi inzegnà lo stesso a l’artra gente.

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Nun è moneta, come p’er lavoro,

ma è un regalo che, pòi stà sicuro,

vale quarcosa in più d’argento e oro.

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E te lo dico adesso p’er futuro,

poi donà er tempo che vale un tesoro,

prezzioso più der diamante più duro.

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Stefano Agostino

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  1. Si te se chiede de donà quarcosa
    e arisponni: “Cosa? Nun ciò gnente!”,
    te dico, amico mio nullatenente,
    ciài già un tesoro e pòi donallo a iosa. … (continua)

    Comment by Stefano — 8 Maggio 2018 @ 05:50
  2. Regalare il proprio tempo, la propria attenzione, fare dono dell’amicizia e dell’affetto, della propria compagnia e allegria, questo non è misurabile in termini monetari perché ha un valore ben superiore a qualunque bene materiale.

    Comment by Silvio — 8 Maggio 2018 @ 10:04
  3. Ognuno di noi dovrebbe dedicare un po’ del proprio tempo a chi ha bisogno di essere confortato e aiutato. Ma spesso ci nascondiamo dietro a delle scuse inesistenti e meschine!
    Buona Giornata.

    Comment by maria letizia — 8 Maggio 2018 @ 11:58
  4. Nei tempi giusti ho fatto del mio meglio. Ora avrei un pò di bisogno del tempo altrui e, purtroppo, esclusa qwualche anima caritatevole, rara, mi arrangio da solo. Non rimpiango ciò che ho fatto e anche oggi, nei limiti del mio possibile, non mi tiro indietro. Donare il proprio tempo inutilizzato è anche soddisfazione personale.

    Comment by Romamor ASR'29 — 8 Maggio 2018 @ 15:15

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