Er caffè
Er caffè
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Er gusto sopraffino e quer sapore,
de quelli che ’ngongoleno narici,
che t’apreno pormoni e benedici,
chi l’ha inventato, gran benefattore.
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La machinetta, in meno che lo dici,
borbotta e presto sbuffa de vapore,
passa un seconno, pieno de calore,
spanne l’aroma in mille direttrici.
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Co macchia, ar vetro, corto o più ristretto,
espresso, lungo, freddo, in tazza granne,
o co un goccetto d’arcol, si è coretto.
01
So solo che si m’arzo che sto in panne,
appena sletargato ’ngiù dar letto,
senza caffè, io rimarei in mutanne…
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Stefano Agostino
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Er gusto sopraffino e quer sapore,
de quelli che ’ngongoleno narici,
che t’apreno pormoni e benedici,
chi l’ha inventato, gran benefattore. …
Bello ‘sto sonetto sul caffè! Quasi quasi me lo vado a preparare! Dopo la partita mi serve proprio!
Un vero capolavoro quest’inno al caffè, dovresti proporne la sua affissione presso qualche torrefazione/bar.
Una tazza di buon caffè non regala la felicità ma ci va molto vicino!
Grazie caro Silvio. Un abbraccio
Complimenti Stefano per il Caffe, oggi particolarmente buono! …….e grazie per il pensiero del giorno dedicato a Toto! E’vero, con lui se ne va anche un pezzetto di tutti noi, “italiani veri”.
Il Caffè è una bevanda che non si può rifiutare a qualsiasi ora del giorno (e pure della notte)!
Buona serata.
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Ciao Toto R.i.P.