Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Giochi di parole,I sonetti romani

10 Settembre 2020

Anto, ento, into, onto, unto

anto ento into onto unto

Anto, ento, into, onto, unto

***

Io so’ romano, me ne picco e vanto,

già solo che ce penzo so’ contento,

m’esplode in petto forte er sentimento,

che provo a mette in rima in un canto.

***

E come quanno a un tratto s’arza er vento,

sotto a ‘sto celo azzuro ch’è un incanto,

ringrazzio Dio, er Padre Eterno Santo,

che qui m’ha arigalato er nascimento.

***

‘Gni giorno me ce svejo più convinto

de la fortuna che nun cià confronto,

de vive tra ‘ste mura e ‘sto recinto.

***

E’ un modo tutto mio de fà un riassunto,

de ‘sta mia vita intera che aricconto,

in du’ parole sole: L’AMO. Punto.

***

Stefano Agostino

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  1. Molto carino…come sempre!

    Comment by Principessa — 8 Novembre 2011 @ 09:11
  2. bella dedica a Roma e a li Romani …

    Comment by Elio Malloni — 8 Novembre 2011 @ 09:37
  3. ‘na cosa la vojo mette ‘n conto
    la sera che me è stato ‘n vanto
    vedevve m’è piaciuto propio tanto
    quanno che c’incontrammo dar “Panonto”.

    Comment by 'svardo — 8 Novembre 2011 @ 09:59
  4. Bellissimo: hai messo in rima i miei sentimenti e l’orgoglio di essere romani (e romanisti). I formellesi dicono che quest’anno vinceranno il tricolore…. poracci!

    Comment by letizia — 8 Novembre 2011 @ 10:31
  5. L’orgoglio capitolino. E’ gratificante notare un immancabile espressione di stupore, rispetto e ammirazione che si suscita all’estero quando ci si presenta a qualcuno dicendo di essere romano!

    Comment by Silvio — 8 Novembre 2011 @ 11:02
  6. ” Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta fino al dodicesimo, si è afferrati dall’idea di stabilirvisi.”
    Stendhal, Passeggiate romane, 1829.

    Comment by roberto genesis — 8 Novembre 2011 @ 11:30
  7. L’attacco del sonetto mi ha fatto tornare col pensiero a Orazio Pennacchioni. Ve lo ricordate?

    Io so Orazio Pennacchioni e sò contento, ento
    sò tifoso della Roma e me ne vanto, anto
    Questa Roma ce sa fà
    e perciò comunque va
    sia se vinca oppure nooooo
    Resta sempre in serie Aaaaàààaa!

    grandissima Isa DiMarzio e il suo “Campo de fiori” alla radio

    Comment by Pablo BigHorn — 8 Novembre 2011 @ 14:06
  8. PS ammazza quanto so vecchio… che ricordi della radio la domenica all’ora de pranzo…
    Vabbè, m’ariconsolo dicendo che sò “esperto”

    Comment by Pablo BigHorn — 8 Novembre 2011 @ 14:08
  9. L’idea di RomamoR non è male. Bisogna organizzare la famosa cena. Ma stavolta si organizza e chi c’è c’è.

    Comment by Stefano — 8 Novembre 2011 @ 17:52
  10. x Paolo: controbatto io con AMMAZZA QUANTO SO’ GIOVANE, perchè non ho memoria di tale sketch radiofonico! In merito al prossimo convivio, eventualmente al Panonto (stavolta vengo in macchina e non sbaglio strada), CI STO.

    Comment by Principessa — 9 Novembre 2011 @ 09:16
  11. Orazio Pennacchioni, era un appuntamento fisso la domenica in tarda mattinata alla radio, grande Grandecorno…. e grande Isa di Marzio.

    Questo, caro Stefano, è uno dei sonetti maggiormente riusciti, senza togliere nulla agli altri questo ti apre veramente il cuore….

    Comment by Massimiliano "Bariggio" — 9 Novembre 2011 @ 15:14
  12. Bellissimo sonetto dedicato a tutti li romani e romanisti ( vabbè pure alli cuggini ), io ne ho scritto uno che s’entitola ” le quattro erre “. Quanno volete ve lo manno . ciaoooooo

    Comment by " Er solito " Claudio — 29 Febbraio 2012 @ 19:56
  13. certo ste belle parole ce riempiono er core de sta roma nostra e ce fanno ricorda quanto semio fortunati de esse nati qua

    Comment by giancarlo e per amici carlo — 1 Marzo 2012 @ 15:59
  14. Ciao Lucio, abitavi a trastevere davanti a noi in ” vic. der buco ” a volte suonavi e noi tutti ti ascoltavamo con piacere. Adesso vola verso il tuo grande pascolo e scrivi altri successi. Ciao

    Comment by claudio " er solito " — 2 Marzo 2012 @ 07:55
  15. Volevo spiegà perchè ” er solito “.Perchè ogni vorta che apro quarche fojo , me dicheno ” a clà , che è er solito sonetto ?? “ma doppo so’ tutti contenti. ??capito mi hai ?? ciaoo.

    Comment by claudio " er solito " — 2 Marzo 2012 @ 08:00
  16. Io so’ romano, me ne picco e vanto,
    già solo che ce penzo so’ contento,
    m’esplode in petto forte er sentimento,
    che provo a mette in rima in un canto.

    Comment by Stefano — 10 Settembre 2020 @ 04:49
  17. Eh sì, anch’io ringrazio Dio per avermi fatto nascere in una città che accoglie tutti, intrisa di cultura, di cristianità, di bellezza, di arte, di storia, di tradizione e di tolleranza. Ringrazio Dio anche per avermi fatto crescere in un paese senza repressione nel sangue delle minoranze e delle opposizioni, in un paese senza nessuna vergognosa apartheid, in un paese senza abusi della polizia per motivi razziali o religiosi, in un paese senza bombe che piovono dal cielo, in un paese senza armi né pena di morte, e senza un capo di Stato o di Governo che definisce terrorista chi protesta pacificamente contro la violenza brutale delle forze dell’ordine.

    Comment by Silvio — 10 Settembre 2020 @ 10:12
  18. Sono d’accordo in tutto con Silvio e tutte le mattine quando mi sveglio ringrazio Dio di tutto quello che mi ha dato!
    Buona Giornata.

    Comment by letizia — 10 Settembre 2020 @ 10:45

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