Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

6 Marzo 2015

Si vòi che un’amicizzia se mantenga…

Si vòi che un’amicizzia se mantenga …

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Che amico è chi te fa er sorisino,

ma appena che te vorti un po’ de spalle,

arzanno er braccio, è pronto a pugnalalle,

come ce ariuscirebbe un assassino?

***

Che amico è chi t’ariempie de galle

e cerca aiuto come un regazzino,

ma quanno serve a te fa er manichino?

Che amico è? Amico un par de palle.

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Ché l’amicizzia disinteressata,

senza arisponne a regole der “menga”,

da una sola è retta o sbuciardata:

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“Si vòi che un’amicizzia se mantenga”,

(e ’gni artra differente va accannata),

“fa’ che ’na mano vada e l’artra venga!”

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Stefano Agostino

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  1. Che amico è chi te fa er sorisino,
    ma appena che te vorti un po’ de spalle,
    arzanno er braccio, è pronto a pugnalalle,
    come ce ariuscirebbe un assassino? … (continua)

    Comment by Stefano — 6 Marzo 2015 @ 07:01
  2. Gratuità, sincerità e disponibilità: queste le poche e semplici prerogative che conservano a lungo un’amicizia! E ciò a prescindere dalle differenze caratteriali, di età o dal paese di provenienza, indipendentemente dal diverso livello culturale o estrazione sociale, e dal differente stile di vita che si conduce.
    E’ un principio trasversale, eterno, universale, così come l’educazione, l’onestà, l’affidabilità, il rispetto!

    Comment by Silvio — 6 Marzo 2015 @ 10:06
  3. Silvio ha detto cose sacrosante! L’amicizia, al giorno d’oggi, è una cosa molto rara: per la maggior parte della gente gli amici sono i soldi.

    Comment by letizia — 6 Marzo 2015 @ 11:41

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