La primavera
La primavera
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Ariva de soppiatto e ‘n’ te n’accorgi,
e in un momento l’arberi pittura,
dar griggio spento de corteccia dura,
je passa er verde, lucido, che scorgi.
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E s’addorcisce la temperatura,
si presti orecchio e si l’occhio je porgi,
t’affacci, basta solo che te sporgi,
e ‘n’esplosione a fiori la Natura.
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La prima pennellata vie’ de Marzo,
ma è Aprile che dipinge er paesaggio,
tingendo er panorama prima scarzo.
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Le rondini sussurreno ch’è Maggio,
la frutta riempe tavole de sfarzo,
er Sole dona a Giugno er mejo raggio.
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Stefano Agostino
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Ieri è stato il compleanno di mia mamma…ma della Primavera vera ANCORA NESSUNA TRACCIA EVIDENTE.
Stefano, è bellissima. Mentre la leggo riesco a sentire il calore, a vedere i colori e a sentire i profumi della primavera. Mi piace l’ultimo versetto, forse sarò di parte visto che io sono di giugno.
Fede
La primavera entrata ieri, bisogna attendere qualche giorno prima che arrivi… leggendo questa poesia, riesco ad immaginarla!!!