Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

10 Agosto 2013

Er 10 agosto

Er 10 agosto

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È er dieci agosto, er dì de San Lorenzo,

quanno che annotta e er cèlo, a fari spenti,

lancia pe gioco le stelle cadenti,

su quer tappeto, nero notte, intenzo.

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Si esprimo in tempo desideri e intenti,

e in quer seconno esatto in cui li penzo

passa un soffio de stella ne l’immenzo,

li sogni me diventeno viventi.

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Armeno questo è er credo popolare,

così che centinaia de capocce

stanotte stanno in su, l’occhi a lampare.

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Ma ne l’attesa de le stelle a docce,

coroneno li sogni le zanzare,

ner succhià er sangue a tutti a gocce, a gocce.

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Stefano Agostino

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  1. A volte i sogni si avverano: almeno per le zanzare!

    Comment by letizia — 10 Agosto 2013 @ 09:33
  2. A ogni ritorno de sta data, me sento aridiventà regazzino de 12 anni. Si, quanno, a scola, ho ‘mparato a memoria la bella poesia der Pascoli. Siccome m’aveva commosso ‘n sacco, mo, a aricordalla, m’arivengheno li lucciconi.

    Comment by 'svardoASR'29 — 10 Agosto 2013 @ 13:53
  3. Il mio desiderio è assolutamente irrealizzabile…indi neppure ci sprecherei tempo, se dovessi vedere una stella cadente.

    Comment by principessa — 10 Agosto 2013 @ 14:58
  4. Dai “princesse”, almeno provaci; hai visto mai che l’irrealizzabile si realizza? Può darsi che, al tuo risveglio, trovi l’inatteso regalo per il tuo compleanno.

    Comment by 'svardoASR'29 — 10 Agosto 2013 @ 16:39
  5. Purtroppo il mio desiderio è rimasto irrealizzato: l’anello di Damiani in oro bianco e brillanti da 6000 euro e rotti che avevo chiesto ai miei non è arrivato!!!

    Comment by principessa — 12 Agosto 2013 @ 15:40
  6. e meno male, altrimenti mi avrebbero già segato il dito 😀

    Comment by principessa — 12 Agosto 2013 @ 15:40

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