Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

4 Giugno 2019

Er punto zero

Er punto zero

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Quanno che becchi ‘na tranvata addosso,

te credi de tornà ar punto zero,

e d’avé perzo tempo … tutto vero?

Gnente de più sbajato e anche de grosso.

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Perché a quer punto zero, èssi sincero,

nun ce pòi mai tornà, manco a ridosso,

è un’illusione che, quanno sei scosso,

te fa guardà ‘gni cosa tinta in nero.

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Er punto zero serve a dà dolori,

de cui potemo tutti fanne senza,

e der rimorzo cià li stessi odori.

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Perché male che va se fa esperienza,

e se matura da li propri erori,

pe spigne dritta in piedi l’esistenza.

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Stefano Agostino

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  1. Quanno che becchi ‘na tranvata addosso,
    te credi de tornà a quer punto zero,
    e d’avé perzo tempo … tutto vero?
    Gnente de più sbajato e anche de grosso. —

    Comment by Stefano — 4 Giugno 2019 @ 05:41
  2. Se ci mettiamo dedizione e impegno la vita è un continuo progredire. Naturalmente non mancano delusioni, insuccessi e anche grossi errori, ma dobbiamo essere consapevoli che quando ce la mettiamo tutta vinciamo sempre, e quando non vinciamo impariamo!

    Comment by Silvio — 4 Giugno 2019 @ 10:05
  3. Sì è vero: la vita ci da spesso delle delusioni, ma io, tanto tempo fa, ho imparato ad infischiarmene ed andare avanti!
    Buon pomeriggio.

    Comment by letizia — 4 Giugno 2019 @ 17:08

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