Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

22 Agosto 2020

“Clinicamente morto”, ma de che?

“Clinicamente morto”, ma de che?

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Certo si raggionassi più tranquillo,

cor virus che continua a dà contaggio,

de certo, quantomeno un po’ più adaggio,

te ne usciresti: “È morto!” … o no? …. Zangrillo.

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Perché si è morto, e stamo come a maggio,

c’è quarche cosa che, me viè da dillo,

lo fa risuscità, visto lo squillo,

de ‘sta seconna onnata de passaggio.

***

Co ventidu’ mijoni de infettati,

dico ner monno, si questo è l’annazzo,

a dì ch’è morto cià li stessi dati …

***

… de li terrapiattisti e un imbarazzo

dovrebbe da venitte … quanno fiati:

“Clinicamente morto” … sì, cor cazzo !!!

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Stefano Agostino

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  1. Certo si raggionassi più tranquillo,
    cor virus che continua a dà contaggio,
    de certo, quantomeno un po’ più adaggio,
    te ne usciresti: “È morto!” … o no? …. Zangrillo.

    Comment by Stefano — 22 Agosto 2020 @ 03:52
  2. Io non accendo più la TV: si parla solo di pandemia, di pro e contro le mascherine, ognuno dice la sua, ma la verità VERA qual è? Intanto
    quell’uomo che vive nella sua barchetta miliardaria a Favignana dice che ci saranno milioni di morti e ci vorranno almeno due anni prima avere un vaccino utile! ma andasse a farsi f……!
    Buona giornata.

    Comment by letizia — 22 Agosto 2020 @ 11:24

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