Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

6 Marzo 2012

Er gallo cedrone

er gallo cedrone 

Er gallo cedrone

***

Quanto te ami e godi co te stesso,

ner mentre che catturi l’attenzione

de le galline e tu, gallo cedrone,

ar centro der pollajo ‘ndò stai messo.

***

Ricconti le tue ‘mprese da piacione,

de avventure, donne, storie e sesso,

t’abbraccichi a lo specchio, lì ariflesso,

sei er “latrin” lover tu, pe istituzzione.

***

Ma nun t’accorgi d’èsse tutta scena,

che strigni-strigni co ‘gni tua conquista,

nun duri più de un pranzo co ‘na cena.

***

Er guajo d’èsse troppo narcisista,

è avé tutta pe sé la gioja piena

de gusto, fiuto, udito, tatto e vista.

***

Stefano Agostino

___________________________

  1. Mi ricorda il personaggio di Armando Feroci, protagonista dell’omonimo film di Verdone (Gallo cedrone)… al quale però va a finire male proprio per il suo narcisisimo 😉

    Comment by Principessa — 6 Marzo 2012 @ 09:15
  2. Il “gallo cedrone” è un pover’uomo, destinato a rimanere solo! Concordo col pensiero del giorno, veramente azzeccato!

    Comment by letizia — 6 Marzo 2012 @ 11:01
  3. Ehhh, er Gallo Cedrone è ‘n animale che subisce ‘na mutazione quanno se consolida il suo fallimento…
    Cambia il piumaggio che diventa sempre più tendente al Verde…
    A quel punto viè chiamato il Gallo Cetriolo…

    Comment by Luis — 6 Marzo 2012 @ 11:29
  4. il segreto????….farcelo credeeeeeeeeeee…e ridergli dietro

    Comment by federica_perla — 6 Marzo 2012 @ 15:44
  5. Me fa aricorda’ ‘na canzone der’40:
    “Ma Pippo, Pippo non lo sa
    che quando passa ride tutta la città
    e le sartine,
    dalle vetrine,
    gli fan mille mossettine.
    Ma lui con grande serietà
    saluta tutti, fa un inchino e se ne va.
    Si crede bello
    come un Apollo
    e saltella come un pollo.
    Sopra il cappotto porta la giacca
    e sopra il gilè la camicia.
    Sopra le scarpe porta le calze,
    non ha un botton
    e con le stringhe tien su i calzon.”
    Un tipo der genere me pare “L.E. M.M.”, spocchioso e senza arternative.

    Comment by 'svardo — 6 Marzo 2012 @ 17:21

Leave a comment

RSS feed for comments on this post. TrackBack URL