Er perdono
Er perdono
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Nun sempre è così facile er perdono,
anzi arichiede spesso un bello sforzo,
de quelli co rigurgito e rintorzo,
quanno er boccone è tutt’artro che bono.
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Ma chi ce riesce a mannà giù quer sorzo,
fa prima a sé che a l’artro, sai, un ber dono,
levannose pe sempre, cor condono,
‘gni macchia de possibbile rimorzo.
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Ché a vive co la collera aretrata,
nun va a stà bene lui, co guai annessi,
più che l’artra perzona interessata.
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E pe nun fasse un autogo’ da fessi,
co la misura de perdono usata,
saremo perdonati un dì noi stessi.
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Stefano Agostino
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“… co la misura de perdono usata, saremo perdonati un dì noi stessi”: altissima poesia Stè, complimenti! In due versi sintetizzi uno dei principi cardine del cristianesimo! E poi hai scovato una grande verità, che campà col rancore non ti fa godere la vita nella sua pienezza..
E, come se dice: “mettemece ‘na pietra sopra”. Er fatto è che si pure perdoni, difficirmente pòi scorda’. Nun è più gniente come prima.
Nun sempre è così facile er perdono,
anzi arichiede spesso un bello sforzo,
de quelli co rigurgito e rintorzo,
quanno er boccone è tutt’artro che bono. … (continua)
Ber sonetto pe”n’argomento ‘n pò ostico. Perdoni e passi sopra ar torto subito ma, nun t’o poi scorda’; perché si è facile perdona’, è difficile dimentica’.
Molto bello questo sonetto. Il Perdono è un atto divino: solo Gesù perdona veramente. Noi perdoniamo senza, però, dimenticare il torto subito.
Buona Giornata!
Perdonare è una delle azioni più alte per la vita di un cristiano!
Sonetto da applauso! E’ proprio vero che chi riesce a perdonare fa un dono anzitutto a sé stesso. L’ultima terzina sintetizza in pochissime parole lo spirito del cristianesimo.
Il perdono è non solo la virtù dei forti, ma anche la virtù dei santi: Gesù che è per eccellenza, il Santo di Dio, ci ha perdonato mentre era sulla Croce! E noi dobbiamo perdonare con cuore sincero per essere a nostra volta perdonati. E non è sempre facile (almeno per me).
Buona Giornata.
D’altronde, anche dal lato pratico ……..
Er veleno fa’ piu’ danno dov’e’ mantenuto che a chi e’ diretto!
Grazie a tutti e un bentornato a Romano
Grazie Stefano
Come magnificamente enuncia l’ultima terzina, il metro di giudizio dell’Eterno è determinato da noi stessi, è infatti commisurato alla nostra personale attitudine e capacità di remissione verso il prossimo
Il primo uomo ad usare il termine perdono, lasciandone traccia, fu Francesco d’Assisi che al ritorno dalla crociata d’Egitto scrive “Beati quelli che perdonano per lo Tuo Amore”! Infatti, perdonare è divino e la vendetta non fa stare meglio!
Buona Giornata.