Roma – Panathinaikos
Roma – Panathinaikos: 2-3
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E’ dura mette in rima sta serata,
se esce da sta “lega europea”,
contro l’eredi de Apollo e Enea,
che cjanno rifilato ‘na mazzata.
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Più che n’Iliade, più de n’Odissea,
questa è la storia de la nostra amata,
che sale in cima e scenne giù ‘n picchiata,
e ‘n te dà er tempo de fatte ‘n’idea.
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Mo senza sta’ a cerca’ capri espiatori,
senza piagnese addosso pe’ sto fatto,
tocca riarza’ la testa e ‘n fa’ i censori.
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Che si ‘n potemo magna’ più sto piatto,
ce stanno artre chicche da intenditori,
che molla’ er menu mo’, vòr di’ esse matto.
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Stefano Agostino
più che stasera, la partita è stata persa all’andata: speriamo di non fare ulteriori errori. Comunque, quando c’è Doni in porta………
Doni o non Doni, è l’insieme che era già cotto l’anno scorso. Ranieri gli ha dato una scossa e una carica di fiducia, ma se non hai da fare il “turnover” alla fine ti devi arrendere. Non gliela fanno più, sono stanchi.
Una serata storta ha portato all’eliminazione, ma non può far cambiare drasticamente giudizio su una stagione che complessivamente è stata finora positiva. Da oltre un mese si gioca ogni tre giorni (e senza gli infortunati di lusso…), un calo di concentrazione era fisiologico.