Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

26 Giugno 2017

Oro trasparente

Oro trasparente

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Me renno conto d’èsse ‘no sprecone

de acqua, tranne solo ar tavolino,

lì stanno a troneggià la bira e er vino,

pe tutto er resto l’uso a profusione.

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Sott’a la doccia ce resto un casino,

li denti, faccio tipo er Fontanone,

m’attacco sempre si vedo un nasone

e l’acqua m’accompagna ner cammino.

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Ma er rischio siccità me fa arifrette,

quant’è prezzioso er bene trasparente,

l’ha da capì chi se la pò permette.

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Perciò da oggi l’acqua mia corente,

me la razziono io “sette su sette”,

nemmanco un goccio ho da sprecà pe gnente.

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Stefano Agostino

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  1. Me renno conto d’èsse ‘no sprecone
    de acqua, tranne solo ar tavolino,
    lì stanno a troneggià la bira e er vino,
    pe tutto er resto l’uso a profusione. … (continua)

    Comment by Stefano — 26 Giugno 2017 @ 08:32
  2. Vale pe’ tutti: SEMIO ‘NA MASSA DE SPRECONI. E’ da tempo che se ne parla, ma ancora nun l’avemo capito.

    Comment by 'svardo AsR'29 — 26 Giugno 2017 @ 09:06
  3. Dobbiamo responsabilizzarci tutti, autorità e cittadinanza, a non disperdere questo prezioso bene grazie al quale ogni specie vivente esiste e prospera.

    Comment by Silvio — 26 Giugno 2017 @ 09:26
  4. Mi ricordo che da ragazzina andavamo a fare la fila per riempire fiaschi e quant’altro alla fontanella sotto casa! Oggi, questi che sprecano l’acqua non lo sanno quanto sia preziosa!
    Buona Giornata!

    Comment by letizia — 26 Giugno 2017 @ 10:48

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