Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

22 Settembre 2009

Autunno

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autunno

Autunno

***

E’ la staggione der ritorno a scòla,

der tempo che s’aggriggia e der majone,

de le giornate cor termosifone,

de quanno che accoperti le lenzòla.

***

E li colori vanno dar marone,

tendente ar rosso mogano e nocciola,

le foje ‘ntappetate a fa’ da spola,

fra ‘r giallo paja e l’ocra più carbone.

***

Prima de la vendemmia e der novello,

ce so’ castagna e fichi de Settembre,

poi a Ottobre er Sole se pija er mantello.

***

Er cielo piagne li morti a Novembre,

la sciarpa fa a li guanti e ar cappello:

“E’ tempo de sgobba’, ecco Dicembre”.

***

Stefano Agostino

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  1. Incredibilmente veloce l’avvicendarsi delle stagioni, questa è la più triste di tutte ma mantiene sempre un grande fascino, il tipico color ruggine avvolge aria e terra col suo manto bronzeo in un suggestivo valzer della natura.

    Comment by Silvio — 22 Settembre 2009 @ 09:45
  2. sò d’acordo è il più triste è cè sempre un filo de depressione che ci affiora,però se stà bene anche a casa ar cardo con le coperte,almeno alle volte se evitano figure da cojoni come i petardari.
    comunque si la malinconia cè ora più de prima,anche se la nostra amata rma qualche satisfazione la stà togliendo avanti cosi anche perchè manco le stagioni se fermano.
    un saluto a tutti

    Comment by PEDRO — 22 Settembre 2009 @ 16:21
  3. Silvio, c’è poesia nel tuo commento. Grande. Pedro, qui la Roma c’entrava meno. Ma è bello riuscire a trovare dei punti di contatto con la realtà giallorossa in ogni cosa. Grazie dei vostri commenti.

    Comment by Stefano — 22 Settembre 2009 @ 19:25
  4. L’autunno ha un suo fascino tutto particolare, è fatto di colori bellissimi e caldi, esattamente come viene descritto dal nostro poeta di fiducia. E poi…le ottobrate Romane sono stupende.
    Federica

    Comment by Federica_Perla — 23 Settembre 2009 @ 08:53
  5. bella poesia venata di tristezza, come di qualcosa che muore. L’estate vola via in un lampo e il tempo che passa mette addosso la nostalgia di quello che è stato. Ciao Stefano, mi fa sempre piacere leggerti.

    Comment by letizia — 23 Settembre 2009 @ 18:16
  6. Federica, grazie per il tuo commento e per ricordarci le famose ottobrate romane. In un sito come questo non poteva mancare un riferimento anche a loro. Letizia, grazie anche a te. A me fa piacere che mi leggi e commenti. Siamo pari, no?

    Comment by Stefano — 24 Settembre 2009 @ 07:45
  7. Il figlio più piccolo (4 anni) canta: “L’autunno è bello, l’autunno è bello/ di vividi colori riempe il cestello, il cestello” e credo che abbia ragione, l’autunno è meraviglioso, ha un cromatismo incredibilmente ricco e poi ci pensa il novello a scaldare animi e budella 😉
    Oggi il Romanista, tra poco il novello, che vuoi di più da una stagione?!?
    Sempre grandissimo, Stefano, continua cosi’.

    Comment by grandecorno — 25 Settembre 2009 @ 16:16
  8. Le ottobrate romane sono mitiche; io oggi sono in maniche di magliettina e senza calze (detto da una freddolosa patologica). Però le foglie che cadono vanno a INTASARE I TOMBINI DEL LUNGOTEVERE 🙂

    Comment by Principessa — 26 Settembre 2009 @ 10:45

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