Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

24 Maggio 2015

La Pentecoste

La Pentecoste

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S’udì un frastuono provenì dar Cèlo,

come spirà de vento tempestoso,

che s’abbatté ’ndó staveno a riposo,

l’Apostoli e Maria, dopo fu er gelo.

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A un tratto un fatto ch’ha der portentoso:

lingue de fiamma su ’gni testa e er velo,

s’annarono a piazzà, grazzie a lo zelo

der Santo Dio e er Suo Spirito glorioso.

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E da quer punto, frutto de quer Segno,

poi presero a parlà lingue anniscoste,

da ’gni omo conosciute e de ’gni ingegno.

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Parlaveno de Bibbia senza soste,

der Signore Gesù e der Suo Regno,

ner giorno esatto de la Pentecoste.

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Stefano Agostino

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  1. S’udì un frastuono provenì dar Cèlo,
    come spirà de vento tempestoso,
    che s’abbatté ’ndó staveno a riposo,
    l’Apostoli e Maria, dopo fu er gelo. … (continua)

    Comment by Stefano — 24 Maggio 2015 @ 07:42
  2. Un tempo l’umanità parlava una sola lingua. In quel tempo, in Babilonia, vollero erigere una torre alta da raggiungere il cielo. Dio lo impedì, creando confusione nel dare ad ognuno un idioma diverso. Non ci fu più intesa tra gli uomini e la torre crollò. Dopo il sacrificio di Cristo e la sua ascensione, volle dare agli apostoli la possibiltà di annunciare al mondo la buona novella e diede loro il dono di essere compresi da tutti i popoli.

    Comment by 'svardoASR'29 — 24 Maggio 2015 @ 18:01
  3. Bellissimo il Vangelo del Giorno. Abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo per mezzo della Cresima, e siamo diventati figli del Padre e fratelli di Gesù e come tali, nelle nostre umili e povere possibilità, dobbiamo comportarci come Lui, anche se non è facile.
    Buona serata.

    Comment by letizia — 24 Maggio 2015 @ 19:44
  4. ‘Svardo e Letizia: grazie dei vostri bellissimi commenti.

    Comment by Stefano — 25 Maggio 2015 @ 07:57

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