Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

28 Ottobre 2015

Nun se pò magnà più gnente

Nun se pò più magnà più gnente

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Tra un po’ nun se potrà magnà più gnente,

si je dài retta a ‘sti granni scénziati,

dovresti da evità carni e inzaccati,

tanto pe comincià a allarmà la gente.

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Poi latte, latticini e derivati,

er pesce cor mercurio e, chi li sente,

nun tocca ova e acqua de sorgente,

lo zucchero e er sale raffinati.

***

La pasta e pizza solo de farina

de quarche strana pianta, e manco tutta,

pe nun parlà de fritti e de cantina.

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Si ho da arinuncià, e co gran lavoro,

a tutto questo pe vive de frutta …

che cazzo campo a fà? Mejo che mòro!

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Stefano Agostino

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  1. Tra un po’ nun se potrà magnà più gnente,
    si je dài retta a ‘sti granni scènziati,
    dovresti da evità carni e inzaccati,
    tanto pe comincià a allarmà la gente. … (continua)

    Comment by Stefano — 28 Ottobre 2015 @ 08:46
  2. Ogni alimento che il Creato ci ha messo a disposizione sfama l’umanità senza danni collaterali, come è accaduto da secoli. Il problema oggi è innescato dall’uomo stesso che inquina i mari e le terre con rifiuti velenosi, le piante con pesticidi tossici, gli animali con ormoni e antibiotici, i prodotti confezionati con conservanti, coloranti e additivi vari!!!

    Comment by Silvio — 28 Ottobre 2015 @ 09:25
  3. Penzi de vive solo de frutta? Manco quella, ché pure è avvelenata da sostanze pe faje mantene’ bella l’apparenza. Vedo certe brugne belle toste, ‘e taji e dentro so’ quasi merce, così mele, pere, bricocole e persiche e quant’artra frutta vòi cerca’. Te potresti sarva magnanno quella appena còrta da l’arbero ma è è ‘nquinata pe’ còrpa der tereno andove ce sta seporta ‘gni sorta de zozzeria. Vorà di che ner tempo er corpo acquisirà difese adatte e magneremo pure ‘a cucina “molecolare”, fatta de sapori artefatti ‘n laboratorio.

    Comment by 'svardo AsR '929 — 28 Ottobre 2015 @ 10:12
  4. Corezzione: …e taji e dentro so’ “quasi marce” …..

    Comment by 'svardo AsR '929 — 28 Ottobre 2015 @ 10:15
  5. Ma a la fine semo tutti contenti: abbasta che vince ‘a squadra der còre.

    Comment by RomamoR AsR '929 — 28 Ottobre 2015 @ 10:17
  6. Un po’ per volta ci siamo mitridatizzati! e poi, ma che vogliamo morire in buona salute?!

    Comment by letizia — 28 Ottobre 2015 @ 10:38
  7. La conclusione de st’articolo me pare propio ‘na buffonata.
    “In merito alla decisione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma che, come riportato da alcuni quotidiani stamattina, avrebbe annullato il Daspo emesso dal questore di Roma nei confronti di un tifoso giallorosso, responsabile di comportamenti illegali all’esterno dello stadio Olimpico in occasione della gara Roma-Sassuolo, si precisa che tale disposizione, già notificata all’avente diritto, ha riguardato solamente la parte del provvedimento relativa all’obbligo di firma e non il divieto di recarsi allo stadio, dove l’interessato non potrà accedere per cinque anni“.
    Lo si legge in una nota della Questura di Roma.
    “Peraltro, il modello organizzativo dello stadio, voluto dal Questore D’Angelo e condiviso in Prefettura in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sta ottenendo i primi risultati – conclude la nota – tanto che in questo campionato non sono state rilevate criticità inerenti l’ordine pubblico, la sicurezza degli spettatori o altri comportamenti illeciti che, nel passato, avevano causato pericoli per l’incolumità delle persone”.
    Ce credo che nun succede gniente, no pe’ vanto der provvdimento restrittivo a la Curva, ma perché ‘a Curva è praticamente vòta.
    Ormai ‘n tutto e pe’ tutto semo ‘n dittatura. Se sta a ripete, a carte rovesciate e ventennio 1922 – 1943. Quelli ereno neri e questi so’ rossi. Dicheno d’avecce libberato, ma de che!?

    Comment by RomamoR AsR '929 — 28 Ottobre 2015 @ 17:08

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