Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

21 Dicembre 2018

Sorstizzio de ‘nverno

Sorstizzio de ‘nverno

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Ventuno de dicembre, er più nanetto,

tra tutti l’artri dì der calennario,

s’apre l’inverno, che arza er sipario,

er tempo, tutt’a un botto, cambia aspetto.

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Ner giorno de sorstizzio sur diario

no er tredici dicembre de quer detto,

la luce dura meno co l’effetto

de allungà a la notte ‘gni binario.

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Ma va appuntato pure sur quaderno,

che da domani, co un passo a la vorta,

aricomincia a cresce er tempo eterno …

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… der Sole che arigala a ‘gni sua svorta,

pure ner gelo scuro de l’Inverno

‘gni giorno un po’ de luce in più de scorta.

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Stefano Agostino

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  1. Ventuno de dicembre, er più nanetto,
    tra tutti l’artri dì der calennario,
    s’apre l’inverno, che arza er sipario,
    er tempo, tutt’a un botto, cambia aspetto. … (continua)

    Comment by Stefano — 21 Dicembre 2018 @ 05:31
  2. Mentre nell’emisfero australe oggi è il giorno più lungo che segna l’inizio dell’estate, nel nostro emisfero boreale il 21 dicembre è il punto più basso dell’anno, quello con meno luce, e quindi il giorno che apre le porte dell’inverno. Per noi che stiamo a metà tra polo ed equatore c’è una media diversificazione tra 21 giugno e 21 dicembre ma per chi vive al polo la differenza è drastica, sempre solo luce o sempre solo buio. Al contrario, all’equatore tutti i giorni dell’anno sono uguali con 12 ore di luce (dalle 6 alle 18) e 12 di buio (dalle 18 alle 6). Interessante e suggestivo.

    Comment by Silvio — 21 Dicembre 2018 @ 10:58
  3. Attraverso questi bei versi, ogni giorno si impara qualcosa! E, per essere il primo giorno d’inverno, mi sembra che oggi sia meno freddo di ieri!
    Buona Giornata!

    Comment by letizia — 21 Dicembre 2018 @ 11:22

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