Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Archive for Aprile 2nd, 2011

I sonetti romani

2 Aprile 2011

La Pagina ASR di Aprile

11 aprile
Tre punti fondamentali. Goduria livello derby per come sono arrivati. Dolce al cucchiaio e ciucciotto finale. Riaperto il discorso Champions: l’ultimo posto utile, a sei gare dalla fine, è a quattro punti di distanza. Per il momento occupato dai “fuoriraccordo”. Ma il cammino è ancora lungo. Può succedere di tutto. E’ successo anche che il Presidente della terza squadra di Milano, la prima di Formello, insieme ad alcuni suoi dipendenti, ha gettato dubbi sulla regolarità del Campionato della Roma, favorita dagli arbitri, che la starebbero spingendo verso la zona Champions, a spese proprio della Lazio. Lotito si è dichiarato pronto a mandare in campo una “task force” di supereroi annientatori del laser, pronti a difendere la sua Lazio contro ogni errore arbitrale.  Benissimo. Siamo felici di constatare che il Presidente biancoceleste, sorpreso telefonicamente a cercare di “ammorbidire” Lazio – Lecce per evitare la serie B,  che ha assistito allo scempio di Lazio-Inter dello scorso anno, senza dir nulla circa l’atteggiamento dei propri giocatori, come illuminato sulla via di Formello, si sia finamente convertito alla moralità e alla pulizia del calcio. Siamo convinti a questo punto che dovesse rigiocarsi una nuova  “Lazio-Inter”, come quella dello scorso anno, la task-force voluta dal Presidente laziale non indugerebbe nel condannare come antisportiva la condotta di gara delle due formazioni, attivandosi  per far sentenziare una pronuncia di squalifica da parte degli organi di giustizia. Ok, avete ragione, basta parlare di calcio minore. Non ragioniam di lor … ma guardiamo e passiamo! Sempre forza Roma. 
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8 aprile
Poche parole da annotare sulla pagina di oggi. L’addio certo di Mexes, i malumori di Menez, le voci intorno ad altre cessioni importanti, non regalano tutta questa gran voglia di parlare. Pre-partita di Udine. Sa tanto di ultimo tentativo per avvicinarsi al quarto posto Champions, e lo è. Speriamo ne siano convinti i nostri, almeno quelli ancora disposti a lottare per questa maglia. Gli altri si accomodino pure, senza rimpianti. In attesa di un futuro finalmente diverso. Sempre forza Roma.
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7 aprile
Rivoluzione francese a Trigoria. Mexes ci saluta per incasaccarsi a Milanello, Menez fa intendere di lasciare a fine stagione, probabilmente per la Juventus. Ma i due transalpini non sarebbero i soli due romanisti in procinto di togliersi la sacra maglia. Juan, Vucinic, per non parlare di DDR, potrebbero lasciare la via di casa, per altri lidi. Spiace dover registrare ancora una volta che l’attaccamento alla maglia è qualcosa lontano anni luce dal calcio attuale, che le bandiere di cui tanto si sente parlare sono davvero rimaste in poche, si contano sulla punta delle dita. Una, il pollice: il capitano. A questo punto non ci rimane che guardare avanti. Le prospettive future di una società in mano agli americani fanno pensare ad un futuro migliore. Sarà così. Ai posteri l’ardua sentenza. Sempre forza Roma.
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 6 aprile
Come previsto, man mano che si avvicina la fatidica data del 15 aprile, quella prevista per la firma del passaggio di proprietà della ASR, aumentano le voci e i dubbi intorno alla consistenza economica di DiBenedetto & soci, espressi peraltro anche su quotidiani generalisti che stupisce si occupino così accuratamente di questioni di calcio, o quantomeno legate al calcio, quando la situazione politica, economica e sociale italiana, prima che mondiale, dovrebbe preoccupare molto più pesantemente. Ma forse siamo solo noi rimasti a stupirci. Sempre forza Roma.
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5 aprile

 Mexes sotto i ferri. Ricostruzione del legamento crociato del ginocchio. Operazione grazie al Cielo riuscita. Quattro, cinque mesi di stop e poi il recupero. Chissà se per quell’epoca il difensore francese avrà già indosso un’altra maglia. Ma il punto è che, come romanisti, dovremo farne a meno da subito. Ma qualcosa dobbiamo chiedercelo per forza: com’è stato possibile che un giocatore con il legamento fratturato, che ha subito un trauma sul finire del primo tempo di gioco, costretto ad uscire in barella, sia stato mandato regolarmente in campo nella ripresa? Cos’hanno detto o fatto i medici nell’intervallo? Ma, infortunio a parte, qualcuno avrà notato lo squilibrio in cui si è venuta a trovare la difesa romanista, dopo l’uscita di Mexes. Non crediamo sia del tutto casuale che i due gol della Juve siano arrivati proprio dopo l’abbandono del terreno di gioco da parte del francese. Tutto questo dovrebbe far riflettere sulla opportunità di una cessione di Mexes, peraltro a parametro zero. Perchè non provare a far di tutto per convincerlo a rimanere? Sempre forza Roma.
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4 aprile

Le due rivali in corsa per il quarto posto Champions avevano perso nel pomeriggio. Si giocava in casa contro un avversario in formazione rabberciata. Le premesse c’erano tutte per prendere punti importantissimi per la conquista dell’obiettivo qualificazione, ma la Roma non è riuscita a sfruttare l’occasione. Ed ora che il quarto posto è rimasto distante, per restare aggrappata all’Europa,  la Roma si trova costretta a guardarsi alle spalle dall’avanzare della Juventus che ieri l’ha battuta. Peccato davvero. La mancanza cronica di un portiere (quando gli avversari trovano sempre quello impenetrabile), l’infortunio di Mexes (ottima scelta quella di mandarlo via a parametro zero, complimenti vivissimi a chi ha consentito tutto questo!!!), la sterilità dell’attacco e la vulnerabilità della difesa, hanno permesso alla Juve di venirsi a intascare tre punti, proprio qui da noi. Ed ora ci aspetta la trasferta di Udine, come ultima spiaggia per cercare di recuperare terreno e tempo persi. Tra l’incUDINE e il MONTELLA, praticamente. Sempre forza Roma.
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3 aprile
Non molte parole oggi nel diario giallorosso. I pensieri sono tutti rivolti alla gara di stasera. Da troppo tempo che la Roma non riesce a far punteggio pieno in casa contro la Juventus. Per questo, per l’Europa che conta e per cento altri motivi che non serve nemmeno stare ad elencare, è arrivato il momento. Sempre forza Roma.
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2 aprile
Semo romani, volemose bene. Damose da fà!” Così ci insegnava Papa Giovanni Paolo II, presto beato e del quale ricorre oggi l’anniversario della morte. Principio valido in ogni campo, anche quello meno aulico e rettangolare di gioco. Mentre continuiamo a registrare ogni spostamento del nostro amico americano, pensiamo quindi anche alla gara contro la Juventus di domani sera. Una sfida che non potrà mai essere una partita come le altre, neanche oggi lontani dall’era Moggi e quando lo strapotere calcistico juventino è stato sovvertito a vantaggio di altri inter-preti. Quanti ricordi e quanti episodi legati a questa partita. Quello che conterà domani sarà comunque non la storia, non la rivalità, ma i tre punti in palio che la Roma dovrà cercare di conquistare per riacciuffare il quarto posto che tanto significherebbe, specie in ottica futura. Sempre forza Roma.
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1 aprile

Presi dall’impegno di seguire DiBenedetto come segugi, impegno neanche così facile da svolgere visti i continui appuntamenti sparsi per la Capitale del nostro caro amico Thomas, stiamo rischiando di mettere in secondo piano la realtà decisamente più attuale e spicciola che  riguarda la Roma  e la sfida contro la Juventus di domenica. Troppo presi dalle questioni societarie, dalle belle parole di DiBenedetto sulla “principessa” che deve diventare una “regina”, parole che non possono non arrivare al cuore dei tifosi, stiamo prestando poca attenzione alla gara contro i bianconeri che, invece, è assolutamente fondamentale in ottica Champions. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. Pensiamo quindi a come vincere contro questa rivale storica. Da lunedì torneremo ad occuparci di DiBenedetto. Sempre forza Roma.

 

I sonetti romani,Schegge di vita

Papa Giovanni Paolo II

papa giovanni paolo II

Papa Giovanni Paolo II

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Nun me ne voja mai l’omo de chiesa,

si quanno penzo ar Papa de sto monno,

me viè Giovanni Paolo, er Seconno,

e a l’artri nun ce penzo, senza offesa.

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Er fatto è che sta goccia fin giù in fònno,

a tocchi a tocchi lentamente è scesa,

m’è entrata dentro fino a famme presa,

toccannome ner centro der profonno.

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E nun me scordo certo quer sòriso,

tra mille acciacchi, guai, dolori e pene,

acceso sempre a illuminà quer viso.

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Fra li Natali e l’Urtime Cene

pe me ‘na frase vale er Paradiso:

“SEMO ROMANI, VOLEMOSE BENE!”

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Stefano Agostino

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