Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

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Giochi di parole

13 Aprile 2011

Anagramma n. 4

Anagramma n. 4 – Edy Reja 

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Ennesima conferma della validità della teoria che nel nome è contenuto il destino di un uomo.  Questa volta ci viene dall’esame del nome dell’allenatore della Lazio. Come un guerriero della saga “guerre stellari”, doveva per forza avere qualche attinenza con il raggio laser che ha colpito il portiere Muslera nel derby. Che la forza non sia stata proprio con lui al momento della punizione di Totti o che sia stato proprio lui l’autore del gesto, sono interrogativi che rimarranno insoluti. Ma un dato inconfutabile dal quale muovere le indagini lo abbiamo: EDY REJA anagrammato viene ERA JEDY, uno dei personaggi a difesa dell’universo con la spada laser verde !!!

I sonetti romani,Romanamente

L’educazzione

l'educazzione

L’educazzione

 

Semo arivati ar punto che un “bongiorno”

o dì “salute” dopo ‘no starnuto,

sò usanze da trità via co l’imbuto

o da ‘nfilà a fà fiamma dentr’ar forno.

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Ce costa troppo stà a spenne un saluto,

ch’è tempo perzo e nun dà mai un ritorno.

“Che me viè ‘n tasca? Un beneamato corno,

nun posso perde mica quer minuto!”

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Che “grazie, prego, scusi e per favore”,

strigne la mano o dà la precedenza,

sò cose ormai de un’epoca ‘nferiore.

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  Ma chi se cura più, ma chi ce penza,

d’arispettà l’anziano o fà er signore,

l’educazzione è segno de demenza…

 

S’ariverà ar tempo in cui se mòre,

senza un saluto a chi ce lassa e senza 

nimmanco un CIAO, che so, detto co un fiore.

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Stefano Agostino

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