Sensi de còrpa
Sensi de còrpa
Sensi de còrpa, quanti ce n’ho avuti,
quanti ce n’ho e quanti me vèranno,
ce campo sin dar primo capodanno,
e finchè andrò all’arberi pizzuti.
Sensi de còrpa, fanno solo danno,
ammazzeno li giorni che hai vissuti,
confonneno ricordi e attribbuti,
e nun se levano passanno un panno.
C’è poi chi è Re pe’ fatteli venire,
che te da’ addosso e fa senti’ ‘na cacca,
nun ha artre idee, no, nè artre mire.
Ma mo’ sta a me a fa’ che nun m’acciacca,
chè artrimenti sarei io a finire
cor da’ raggione a lui, e porca vacca !!!
Stefano Agostino
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Profondo il contenuto del sonetto, e soprattutto vero. Contiene, anche se nascosto, l’antidoto per una vita serena: agire sempre in buona fede senza lasciarsi influenzare da ingerenze negative per non cadere nella trappola dei condizionamenti.
Quante volte nella vita abbiamo vissuto quel momento in cui qualcuno ci fa sentire una nullità…quante volte il senso di colpa e l’inadeguatezza hanno preso pieno possesso dei nostri pensieri, facendoci perdere la stima in noi stessi…
…ed è proprio allora che si innestano una serie di meccanismi che ci annientano dentro, che portiamo con noi per il resto dei nostri giorni e che non riusciamo a cancellare nè con noi stessi nè con chi abbiamo di fronte che, magari, ci conosce da poco e non riesce a comprendere tante cose…non riesce a comprendere il nostro atteggiamento verso noi stessi, perchè non conosce quei momenti che qualcuno ci ha fatto vivere e che noi portiamo dentro di noi, come ferite enormi che non rimarginano e che a volte, troppo spesso, basta che vengano sfiorate per cominciare a sanguinare di nuovo in maniera quasi inarrestabile…
…quante volte è capitato anche a noi di far soffrire, involontariamente, una persona che amiamo infondendo in lei dei sensi di colpa o facendola sentire inadeguata, dicendo parole che l’hanno ferita che non avremo mai voluto pronunciare in vita nostra, ma che per uno strano gioco del destino riescono ad uscire ed a ferire come mai avremo voluto e immaginato di fare…
…ed allora è proprio in quel momento che proviamo la sensazione di chi vorrebbe poter cancellare tutto, tornare solo un attimo indietro e non ripetere quelle parole, non vivere quel momento, non far soffrire proprio la persona più importante per noi…consapevoli di aver riaperto una ferita che non riesce a rimarginare…
tropa filosofia,ma come la filosofia è vita io li sensi de colpa cè nè ho,e nun nè faccia una colpa,come dice qualcuno basta agire in bona fede sempre e comunque contro tutto e tutti,cosa sò i sensi de colpa la coscenza guisto ???????
Silvio, Luisa, Pedro: bello leggere le vostre reazioni. La poesia in fondo serve a questo. A solleticare le corde più nascoste della nostra vita, ma anche quelle più vicine a noi stessi, perchè più profondamente nostre. Grazie per i vostri contributi.